Non è un segreto che la grande rimonta del Movimento 5 stelle alle urne nasca dal sud, da chi ha scelto di votare il partito di Giuseppe Conte per mantenere il reddito di cittadinanza. Il M5s, d'altronde, ha fatto leva quasi esclusivamente su quell'elemento per recuperare i voti che erano andati a scemare nel corso degli ultimi anni. La conferma che sia solamente il rdc a fare leva sugli elettori del Movimento 5 stelle è arrivata da un servizio andato in onda durante la puntata di domenica 2 ottobre di Zona Bianca. Il programma Mediaset è andato a Napoli, dove il M5s ha ottenuto circa il 42% delle preferenze, confermandosi primo partito.
Le persone intervistate dalla giornalista di Zona bianca non hanno usato troppi giri di parole per ammettere che il loro voto è andato a Giuseppe Conte e al suo partito per mantenere il regime di assistenzialismo promesso. "Abbiamo votato il Movimento 5 stelle per non far togliere il reddito", dice una donna, che giustifica la sua decisione spiegando che "se tolgono il reddito viene la Terza guerra mondiale". Parole che suonano quasi come una minaccia al nuovo governo e che non suonano nuove perché lo stesso Giuseppe Conte, durante la campagna elettorale, ha parlato di guerra civile in caso di sospensione del reddito. Frasi forti e irresponsabili, soprattutto da parte di un leader politico, che vanno ad alimentare le frange più agitate, con rischio disordini.
"Il nord vive diversamente da noi, hanno quasi tutti il lavoro. Noi siamo quasi una città di disoccupati", ha detto una donna, che percepisce 560 euro di reddito di cittadinanza. Tanti i commenti sul web da parte di chi ha contestato le dichiarazioni delle persone intervistate durante il servizio, sottolineando che non è vero che al nord quasi tutti lavorano. In tanti, poi, hanno criticato "quel modo di vivere", sottintendendo la pretesa di avere l'assistenzialismo, che sarebbe "troppo radicato" al sud Italia.
Tutto ciò, comunque, si basa su una stortura che è una fake-news da campagna elettorale.
Infatti, il centrodestra ha più volte ribadito di voler continuare ad aiutare chi ne ha davvero bisogno, chi non può lavorare, togliendo il reddito ai giovani e a chi è abile alle professioni, lavorando proprio sulla creazione di ricchezza dei cittadini, per rafforzare il tessuto sociale ed economico del territorio.
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