Sgarbi attacca Grillo: "Ha mandato a fare in c…il suo elettorato"

Il deputato del Gruppo Misto, ospite a DiMartedì, si scaglia contro il padre fondatore e garante del M5s. E attacca la maggioranza giallorossa

Sgarbi attacca Grillo: "Ha mandato a fare in c…il suo elettorato"

Vittorio Sgarbi è tutto fuorché tenero nel giudizio sul governo giallorosso. Ospite a DiMartedì, nella prima serata di La7, il critico d'arte ha silurato in toto l'asse tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico::"Il problema è che c'è un difetto di politica, un'alleanza opportunistica che non corrisponde a nessun riscontro con gli elettori reali. Quelli dei cinque stelle sono evaporati a meno di tre stelle, il Partito Democratico è un partito disperso…".

Il deputato, attualmente in forza al Gruppo Misto nell'Aula di Montecitorio, ha causticamente commentato anche la ragion d'essere di Italia Viva e Liberi Uguali: "Anche quello di Matteo Renzi è un partito opportunistico, mentre Leu è un frammento di idee perdute guidato da un magistrato. Insomma, nulla tiene insieme in una visione comune…".

Il saggista è intervenuto in trasmissione in seguito al collegamento audio-video del padrone di casa Giovanni Floris con Elsa Fornero, che ha criticato senza mezzi termini l’asprezza del dibattito politico attuale, dicendosi sconcertata e preoccupata per i toni alti utilizzati oggigiorno, matrice di un nuovo e certo modo di fare politica.

Dunque, quando il giornalista-conduttore ha chiesto un parere anche a Sgarbi, l'opinionista – come è abituato a fare – ha parlato fuori dai denti, con grande franchezza: "Beh, io certo non posso criticare la durezza delle parole che rappresentano una delle mie cifre...mentre la linea generale del partito di maggioranza – che è il Movimento 5 Stelle – parte dal vaffanc…di Beppe Grillo e continua in una serie di paradossi entropici che lui racconta a un ignaro Luigi Di Maio, che è scandalosamente ministro degli Esteri…".

Dunque, come anticipato, Sgarbi si scaglia (nuovamente) contro l'esecutivo M5s-Pd: "Il problema, semmai, è che c'è un difetto di politica, un'alleanza opportunistica che non corrisponde a nessun riscontro con gli elettori reali".

Ed è qui che, infine, tira le orecchie a Grillo, fondatore e ora garante del Movimento nato dai V-day del comico, iniziati nel 2007 e anticamera proprio della nascita del MoVimento: "La parolaccia, che è il punto di partenza di Grillo, non è un elemento che connota in particolare degli sconti tra le forze

dell’opposizione e quelle maggioranza, ma è quello che oggi lo stesso Beppe Grillo ha detto al suo popolo: 'Andate a fare in culo voi'. È un paradosso, ha mandato fuori i propri elettori…".

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