Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sono alleati di governo. Da oltre un anno hanno in mano le redini dell'Italia ma forse l'armonia non è poi così tanta tra gli esponenti dei due raggruppamenti. Poche settimane fa, sulla piattaforma Russeau uno stretto numero di elettori dei 5 Stelle si è espresso positivamente alla possibilità di alleanze con i partiti ma ora Virginia Raggi, sindaco di Roma, rimescola le carte e punta i piedi. "Io credo che ai romani i giochi di palazzo non interessano e a me non interessano poltrone né apparentamenti. La piattaforma Rousseau ha stabilito che si possono fare alleanze che vanno stabilite caso per caso. A Roma, per il modo in cui stiamo risanando la città e rilanciandola, non credo si possa trovare una convergenza con l'attuale Pd e Zingaretti", ha tuonato Virginia Raggi a In Onda Estate su La7.
Una bordata che inasprisce il confronto politico e si inserisce con violenza in un clima non mite. Tra il sindaco di Roma e il governatore della Regione Lazio non c'è sintonia in questo momento e Virginia Raggi non fa nulla per nasconderlo. Virginia Raggi è scettica sull'attuale inquadramento della sinistra italiana e non ha remore nell'esprimer eil suo pensiero, con quello che ha tutto l'aspetto di un attacco politico: "Se la sinistra è il Pd ho qualche dubbio, penso che la sinistra sia anche altro. Io culturalmente provengo da ambiente di sinistra poi si può declinare in tanti modi", ha affermato il sindaco di Roma. Durante la diretta televisiva ha rifiutato l'ipotesi di un'alleanza con Nicola Zingaretti e per il momento ha chiuso qualunque porta a un'intesa politica in una probabile ricandidatura a Palazzo Marino. "Io a Zingaretti non ho mai chiesto appoggio né al Pd, cerco l'appoggio dei cittadini", prosegue Virginia Raggi, che di fatto si smarca dall'alleanza nazionale: "L'alleanza c'è in sede nazionale per effetto della legge elettorale". Solo un rapporto d'interesse, quindi? Così sembrerebbe stando alle parole del sindaco di Roma. La ricandidatura di Virginia Raggi come sindaco della Capitale è stato il frutto di un lavoro di consultazione con i suoi consiglieri ma anche con la famiglia. "Il nostro lavoro è iniziato 4 anni fa, già da un pò si iniziano vedere risultati. È necessario un pò di tempo per completare questo percorso, abbiamo trovato la macchina legislativa devastata", ha spiegato Virginia Raggi, giustificando la sua decisione di ricandidarsi.E dopo le parole della sindaca di Roma, fra le file del Partido Democratico si è alzato qualche urlo: "L'unica verità
detta questa sera da Virginia Raggi è che non è possibile alcuna convergenza con il Pd. Il resto è una imbarazzante valanga di bugie di una persona che con egoismo e incompetenza ha fatto tanto male a Roma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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