Sharon, il papà è sicuro: "Non l'ha uccisa Sergio"

I familiari smentiscono i litigi nella coppia. Ruocco: "Spero trovino presto il killer". Nuovi interrogatori

Sharon, il papà è sicuro: "Non l'ha uccisa Sergio"
00:00 00:00

«Non penso che l'assassino sia una persona che conosciamo». Sergio Ruocco non perde la calma e, tra un'uscita dalla caserma e un ritorno a casa Verzeni, continua a parlare, come in un flusso di coscienza svelato a puntate. E ieri si è scucito più del solito, rivelando qualche dettaglio: «Spero che i carabinieri trovino alla svelta l'assassino. Noi non possiamo aiutarli più di tanto, quello che sappiamo l'abbiamo già detto».

Continua a mostrare tranquillità l'idraulico 37enne, che promette di tornare al lavoro oggi dopo un mese di stop forzato e che risulta ancora al di sopra di ogni sospetto. A mettere la mano sul fuoco su di lui è anche il papà di Sharon la 33enne uccisa nella notte tra il 29 e i il 30 luglio con quattro coltellate a Terno d'Isola che ribadisce: «Noi siamo tranquilli, siamo sicuri che non sia stato lui. E anche lui è tranquillo». Dopo un mese il dolore può far spazio alla riflessione e allora Bruno Verzeni rivela: «Penso di tutto e di più, ho fatto tutte le supposizioni di questo mondo ma sicuramente non è stato uno che la conosceva bene», confermando anche che tra Sharon e Sergio non ci sarebbero mai state divergenze. Intanto le indagini sull'omicidio della barista bergamasca proseguono senza soluzione di continuità: gli investigatori non hanno mai smesso di lavorare sull'analisi dei sistemi di videosorveglianza e stanno poi proseguendo l'acquisizione di informazioni dalla cerchia relazionale. Perché sono ancora tanti i vuoti in questa storia. A mettere un altro punto interrogativo sulla sceneggiatura sarebbero nuove testimonianze di alcuni abitanti della zona di via Merelli, la strada in cui abitavano Sharon e Sergio, secondo le quali la donna spesso usciva di casa la sera, anche a tarda ora, non necessariamente in tenuta da jogging e sempre da sola. «Spesso usciva tardi la sera a piedi e la vedevamo, faceva praticamente sempre la stessa strada» ha infatti raccontato una residente già sentita anche dagli inquirenti.

Tra i punti da chiarire figurano soprattutto il motivo dell'uscita, l'identità della misteriosa persona in bicicletta e i legami con Scientology. Ma anche la vita privata della ragazza. Quel che è certo è che Sharon esce di casa a mezzanotte, fa un giro largo e percorre circa due chilometri e mezzo. Viene uccisa 50 minuti dopo in via Castegnate. Quando muore una donna il primo sospettato è il compagno, ma quella notte nessuna telecamera lo ha ripreso. Alcuni tecnici fanno notare che c'è un angolo cieco che non riprende una porzione di strada, ma i sospetti non reggono. Chi viene ripreso è invece un uomo in bicicletta che procede contromano allontanandosi dal luogo del delitto in un orario compatibile con l'omicidio.

Un residente dice di non averlo visto, nonostante sia stato immortalato da una telecamera mentre dal balcone lo segue con lo sguardo mentre si allontana. Ora il 76enne è indagato per falsa testimonianza. Ci si aggrappa allora alle tracce biologiche: si tratta di uno degli accertamenti più attesi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica