Un paio di braccia tese a simulare il saluto fascista, un pullman diretto a Roma alla manifestazione indetta da Giorgia Meloni e il post di un consigliere comunale con la scritta "la marcia su Roma". Gli ingredienti per sollevare un polverone di polemiche c'erano tutti. E così è stato.
A finire sotto accusa, questa volta, è Pierpaolo Signore, consigliere comunale di Lecce e coordinatore di Fratelli d'Italia. Ieri sera ha pubblicato una foto sul suo profilo Facebook con la compagnia irrigidita nel saluto romano di mussoliniana memoria. Apriti cielo. Subito in Rete si scatena la polemica. La segretaria provinciale della Cgil salentina, Valentina Fragassi, si limita a commentare con un laconico «vergogna». Altri invece criticano la tempistica "infelice" nei giorni della memoria della shoah.
Raggiunto telefonicamente da ilGiornale.it, Signore bolla tutto come una "goliardata". "Eravamo sul bus, come in una gita. Si canta si balla, si scherza e qualcuno dietro di me ha alzato il braccio destro. Peraltro non è più nemmeno reato...". Poi ci tiene a precisare: "In quel bus non ci sono né fascisti né estremisti. Solo militanti cui sta a cuore l'interesse della nazione". E in fondo è questo che ci si aspetta dagli appartenenti ad un partito che chiede maggiore "sovranità". "Siamo contro ogni violenza - aggiunge Signore - noi lavoriamo per risollevare un popolo schiacciato da disoccupazione e poco lavoro.
Chi non ha perso occasione per attaccarci non fa altro che sfruttare la situazione in ottica da rissa elettorale". E le polemiche sulla giornata della memoria? "Se ho offeso qualcuno me ne dispiace - conclude - ma ci tengo a ripeterlo: nessuno di noi è estremista o fascista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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