Silvio Berlusconi: "Svolta sugli sbarchi? Renzi cerca consensi"

Berlusconi non crede al cambio di rotta del segretario Pd sui migranti: "L’unica soluzione è il blocco navale"

Silvio Berlusconi: "Svolta sugli sbarchi? Renzi cerca consensi"

«Ma quale svolta? L’unica soluzione è il blocco navale». In sintesi è questa la posizione di Berlusconi di fronte alle ultime sparate di Renzi in materia di immigrazione. È vero che il segretario del Pd aveva messo nero su bianco parole che sembravano uscire dalla bocca di Salvini: «Basta buonismo, non possiamo accoglierli tutti». Frase che, infatti, ha provocato un putiferio a sinistra. Il Cavaliere, tuttavia, non crede a Matteo; non si fida. Anche perché, la pseudo sterzata di Renzi sa tanto di «mossa elettorale». Chi mette il dito nella piaga è il senatore Maurizio Gasparri: «La verità è che Renzi, dopo le amministrative, annaspa. Ha capito perfettamente che il consenso se lo gioca in materia di immigrazione e quindi, sui social, posta frasi di principio ragionevoli». Quindi applausi degli azzurri? Niente affatto perché «La sua condizione di bugiardo è dimostrata dal fatto che ha subito cancellato il post». Non solo. Gasparri rivendica il fatto che è merito di Forza Italia se il governo ha deciso di accendere un faro sulle Ong che di fatto fanno da taxi ai disperati del mare: «Se è sincero, Renzi blocchi le Ong e pure lo ius soli: provvedimento scellerato su cui temo il governo voglia mettere la fiducia». Anche il capogruppo Paolo Romani non è tenero con il capo dei dem: «Ma quale cambiamento? Finché l’Italia non si assume la responsabilità di bloccare le partenze non risolveremo mai il problema». Altra stoccata: «Renzi racconta bugie: quando, per difendersi, attacca dicendo che il trattato di Dublino è stato ratificato dai governi Berlusconi e Letta, mente sapendo di mentire. Il trattato di Dublino regolamenta i richiedenti asilo e non c’entra nulla con la massa di migranti economici che stanno per invaderci. Ci sono 295 persone nei 27 campi libici pronti ad arrivare sulle nostre coste e il disastro è l’aver accettato di accogliere nei nostri porti tutti i profughi salvati dalle varie missioni di soccorso, comprese le Ong». Anche il capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta non fa sconti all’ex premier: «Renzi nel 2014-2015 ha svenduto l’Italia all’Unione europea con il solo scopo di avere mani libere nel fare deficit per comprarsi il consenso. È ormai chiaro a tutti, come sottolineato anche dalla collega Laura Ravetto, presidente del Comitato Schengen, che la chiusura dell'Europa rispetto alla condivisione degli sbarchi dei migranti non dipende dal regolamento di Dublino, ma dalla deroga espressa e irresponsabile che il governo Renzi volle nella sottoscrizione degli accordi per l’avvio dell’operazione Triton, nel 2014-2015». Insomma, Renzi bluffa, come al solito, a scopi elettorali. E che il Cavaliere non abbocchi alla falsa apertura del dem in materia, lo dimostra l’ultima rassicurazione in chiaro, durante un’intervista a Sette Giorni su Rai1: «Ritengo inquietante e improponibile un’alleanza con il Pd». Dichiarazione che vuole pure dare garanzie agli alleati di centrodestra, sempre timorosi di una rievocazione del Nazareno. Alleati che, in materia di immigrazione, la pensano come il leader di Forza Italia. Giorgia Meloni graffia: «Sul numero chiuso Renzi non sa di che parla: invece di dire idiozie ripristini il decreto flussi con cui lo Stato stabilisce il numero di immigrati che possono entrare legalmente sul nostro territorio per lavorare».

Matteo Salvini invece è spara: «“L’85% di chi sbarca in Italia non è un rifugiato di guerra, ma un migrante economico” ammette oggi il premier Gentiloni. Si svegliano tutti adesso? Io lo denuncio da tre anni! Pd e governo complici dell’invasione, complici di scafisti e schiavisti, maledetti!».

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