Il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, sospeso dal Pd, ha querelato 147 persone tra cui anche Luigi Di Maio. Il primo cittadino, agli arresti domiciliari per abuso d'ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta "Angeli e demoni", ha ritenuto lesivi, offensivi e addirittura minatori alcuni post comparsi sui social da quando è scoppiato lo scandalo.
Tra questi c'è anche l'ormai noto videomessaggio del capo politico del M5S che, prima della nascita del 'governo giallorosso', assicurava:"Col Pd non voglio avere niente a che fare". E ancora: "Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare".
Come si legge sulla Gazzetta di Reggio gli avvocati di Carletti, Giovanni Tarquini e Vittorio Manes, hanno presentato alla Tribunale della Libertà un ricorso contro i domiciliari del loro assistito e su un ricorso della Procura che ne aveva chiesto l'arresto, negato dal Gip, in un altro filone. Ora agli investigatori spetta l'arduo rintracciare le 147 persone querelate e capire a chi corrispondono i relativi nickname.
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