“Sull’antifascismo Reggio ha la schiena dritta e non concede spazi di mistificazione a nessuno”. Luca Vecchi, sindaco Pd di Reggio Emilia, ha spiegato così la sua decisione di bloccare la manifestazione di varie formazioni politiche di destra prevista per il 16 gennaio.
“Quella manifestazione – spiega il sindaco - evoca anni e valori per noi inconcepibili. Quella piazza in cui si svolgerà la manifestazione è intitolata ai Martiri del 7 luglio perché lì è successo qualcosa di ben preciso e di molto grave”. Il segretario provinciale Pd Andrea Costa ci è andato giù ancor più pesante: “Tutti possono manifestare: tranne i fascisti che uccidono chi non è d’accordo con loro”.
La manifestazione si propone in particolare di segnalare i temi più cari alla destra reggiana “quali la contestazione dei crimini partigiani, la politica di forte immigrazione, la sistematica occupazione ed egemonizzazione delle istituzioni politiche, sociali ed economiche”. L’evento sarà anche l’occasione per dare la propria “solidarietà al Consigliere comunale Manuel Negri ed agli altri giovani indagati per iniziative contro la legislazione sull'immigrazione e di denuncia della violenza partigiana".
Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, si è inserito in questa polemica, consigliando al sindaco Vecchi“di studiare cosa fu la strage di Reggio Emilia perché, come nella sua città probabilmente sanno anche i bambini, non furono partiti o movimenti riconducibili al centrodestra a sparare sul corteo sindacale e a uccidere 5 manifestanti, ma fu la forza pubblica per ordine dell’autorità costituita”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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