Il concetto dell'ammucchiata sembra essere insito nel dna della sinistra, qualcosa della quale i partiti sembrano incapaci di fare a meno. Fuori Carlo Calenda, che si è accorto per tempo dell'accrocchio apparecchiato da Enrico Letta, forse Nicola Fratoianni si sente troppo solo dentro il grande mucchio elettorale. E quindi, nonostante Enrico Letta sembra aver deciso per la definitiva chiusura a Giuseppe Conte, che ora fa come la volpe che non arriva all'uva, il leader di Sinistra italiana spinge per tirare dentro anche il Movimento 5 stelle.
"Per quanto riguarda la costruzione di un Paese più verde e più uguale ci sono convergenze programmatiche anche con il M5s e sarei dell'idea di allargare al massimo la coalizione. Lo ho detto a per di fiato. Adesso di fronte alle ultime novità di Calenda credo che ognuno debba riflettere", ha dichiarato Nicola Fratoianni ai microfoni di Rtl, spalancando le porte della coalizione arrangiata da Enrico Letta anche al partito di Giuseppe Conte. Tra il leader del Pd e quello del M5 nelle ultime ore sono volati coltelli, i due hanno dato l'impressione di essere due fidanzati feriti nei primi giorni di separazione, ma questo a Fratoianni sembra non interessare.
E così ecco che si comporta da padrone di casa e apre le porte a Conte: "Per quel che mi riguarda le porte al M5s restano aperte ma non è un tema che posso autonomamente decidere". Ma Fratoianni dimostra un inguaribile ottimismo anche per quanto riguarda il risultato elettorale del suo partito e dei Verdi: "Mi aspetto che prenderanno molti voti, che avranno un successo perché credo che questi temi che mettiamo in campo insieme siano il tema del presente e del futuro". Da parte di Enrico Letta, almeno per il momento, sembra non esserci spazio di manovra in tal senso, anche se Nicola Fratoianni sembra usare la tecnica della goccia con il leader del Partito democratico e forse spera di prenderlo per sfinimento.
Intanto sul possibile ingresso del M5s nell'ammucchiata si era espresso lo stesso Calenda in un'intervista rilasciata pochi giorni fa, durante la quale ha smascherato l'ipocrisia dei dirigenti del Partito democratico. Secondo Carlo Calenda, il Pd ha "semplicemente sostituito il M5S con Fratoianni.
Il che non ha senso perché Fratoianni e i 5 Stelle la pensano nello stesso modo su tutto, solo che uno ha il 2 per cento e gli altri il 10. Non si capisce quale sia la logica. Allora tanto valeva tenersi il 10".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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