La sinistra sbraita per Gad Lerner ma sono gli ascolti a bocciarlo

Dopo che Salvini ha criticato il ritorno in Rai di Lerner, si è alzato il grido di protesta della sinistra, che parla di "editto" contro il giornalista

La sinistra sbraita per Gad Lerner ma sono gli ascolti a bocciarlo

Matteo Salvini critica il ritorno in Rai di Gad Lerner e la sinistra si straccia le vesti, grida allo scandalo e alla censura, e parla addirittura di "editto" contro il giornalista.

Ricapitoliamo. Da lunedì 3 giugno Lerner torna sulle frequenze Rai (per l'esattezza nella seconda serata della terza rete con cinque puntate) con L'Approdo, talk show di approfondimento politico e culturale. La cosa non sconfinfera il leader della Lega che, una volta appresa la notizia, l'ha così commentata: "Lerner torna in Rai, e poi sarei io a controllarla…Chiedo all'amministratore delegato Fabrizio Salini se il cambiamento passa da Lerner, che trent'anni fa era in televisione ad attaccare la Lega. Mi limiterò a chiedere quanto costa, quanto prende, con quanta gente viene a lavorare...".

Ecco, non l'avesse mai detto, perché subito il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti ci ha tenuto a intervenire nella contesa, scagliandosi contri il ministro dell'Interno: "Nelle parole di Salvini contro Gad Lerner si avverte solo il pessimo odore dell' arroganza del potere che tenta di limitare la libertà di pensiero e di opinione. Lo stesso che ha portato a colpire con una sospensione una professoressa di una scuola a Palermo perché ha permesso ai suoi studenti di formarsi". Nelle scorse ore, durante la diretta di Piazzapulita su La7, il conduttore Corrado Formigli ha preso le difese del collega, etichettando come "indecente e indecoroso l’attacco di Salvini". La Repubblica, invece, parla di "editto padano" tramite la penna dell'editorialista Sergio Rizzo che, in merito all’uscita del vicepremier leghista, scrive che si tratterebbe della "manifestazione di una ossessione latente da mesi ma che adesso la sbornia elettorale delle europee minaccia di trasformare in un pericolo serio per il futuro del servizio pubblico".

Il caso Gad Lerner

Il diretto interessato, invece, ha replicato al numero uno del Carroccio con una veloce stilettata: "Mi limito a ricordare che per ora grazie al cielo la Rai è di tutti e non solo di coloro che la pensano come la persona che si è lamentata…". In cambio, ha ottenuto la contro-risposta del responsabile del Viminale,"A me Lerner va benissimo. Se mandiamo a reti unificate Lerner, Fazio, Saviano e Santoro la Lega arriva al 52 per cento. Ho solo chiesto quanto costa, visto che è la televisione pubblica, e che me lo ricordo quando avevo i calzoncini corti a fare programmi contro la Lega, penso che gli italiani che vogliono il cambiamento pensino ai giovani. Dall’ad Salini mi aspettavo di più sul cambiamento...".

Qui il punto è un altro. Ovvero il fatto che Gad Lerner non fa ascolti. Per cui a bocciarlo non è Salvini, ma sono, in primis, i telespettatori italiani. Anni fa La7, per esempio, gli chiuse L'Infedele perché, appunto, non faceva (più) audience.

In seguito, il passaggio sulle frequenze di Laeffe (il canale televisivo della Feltrinelli) e su quelle d Rai Tre, sempre al'insegna del flop.

Si vedrà ora con L'Approdo su Rai Tre quali risultati porterà alla televisione pubblica.

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