Prima la concessione di aule universitarie, per il congresso della Cgil - com'è successo a Torino e a Teramo -, adesso la cena delle medie alla festa dell'Unità. La sinistra sembrerebbe ormai senza freni. È successo a Montespertoli, comune toscano, con una giunta a guida Pd e una forte matrice figlia del partito comunista al quale appartengono diversi assessori.
«Cena e festa di fine anno della scuola secondaria di primo grado Renato Fucini»: questo è uno degli eventi apparsi nel volantino promozionale della prossima festa della Festa dell'Unità della città in provincia di Firenze, in programma tra il 8 e l'11 giugno. Insomma, nei «quattro giorni di politica, musica e cibo», come recita l'intestazione della festa Pd, c'è anche spazio per la festa di fine anno di una classe delle medie, ragazzini tra gli 11 e 13 anni - che festeggeranno l'anno scolastico ascoltando «Bella ciao» in un vero e proprio comizio elettorale. «È grave e inaccettabile» e ancora «una mancanza di rispetto per i valori di autonomia e imparzialità dell'istituzione pubblica» hanno commentato dall'opposizione che è subito saltata sulle sedie apprendendo questa notizia. Non è chiaro se l'iniziativa sia stata della scuola, dei genitori o del Pd ma - come hanno riferito anche i consiglieri - la problematica è l'accostamento di una festa di chiaro stampo politico a realtà come la scuola. Anche l'eurodeputata leghista Susanna Ceccardi ha detto la sua in merito: «Siamo stanchi che il Pd toscano strumentalizzi anche le classi dei nostri ragazzi per la sua propaganda».
L'ultimo aggiornamento - raccontano - è quello che la dirigente scolastica sia stata convocata dal Ministero, il quale ha confermato che le attività ufficiali della scuola non possono comparire e pubblicizzate sul manifesto di una festa di partito. Il volantino sarebbe infatti stato cambiato, ma il fatto resta e il Pd sembrerebbe non smentirsi mai.
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