
Il centrosinistra tenta di propinarci di nuovo l'ideologia gender. La prossima settimana, in commissione Cultura alla Camera, Pd e M5S presenteranno due distinte risoluzioni che hanno il medesimo scopo: introdurre l'educazione sessuale «fin dal primo ciclo di istruzione».
I giallorossi puntano a discutere di sessualità nelle scuole fin dalla prima elementare, ossia a partire dai sei anni d'età. In particolare, la risoluzione dei pentastellati, che vede Anna Laura Orrico come prima firmataria, ha l'obiettivo di impegnare «risorse pubbliche» necessarie per «assumere una responsabilità condivisa per la crescita dei bambini, delle bambine e degli adolescenti».
Ci troveremo, dunque, di fronte a «una sorta di educazione diffusa». La scuola, secondo il M5S, avrebbe non soltanto il compito dell'«insegnare ad apprendere» ma anche quello dell'«insegnare a essere». Oggi, infatti, il web non aiuta e i minori potrebbero incappare nella pornografia, favorendo «la confusione e i falsi miti sulla sessualità» dato che, attualmente, né la scuola né la famiglia sono in grado di fornire gli «strumenti per distinguere tra realtà e finzione». Nella loro risoluzione, i pentastellati sostengono di voler «finanziare la promozione di una scuola aperta» e assicurano che l'ideologia gender non esiste. Anzi, «teoria Gender» o «ideologia del gender» sarebbero termini impropri usati per riferirsi agli «studi di genere» e per proporre «una versione distorta e volutamente falsata» così da «rafforzare una pericolosa propaganda contro la libertà di amare senza alcuna discriminazione e la libertà di scegliere la propria identità di genere».
Anche la risoluzione del Pd, firmata da Irene Manzi, Matteo Orfini, Mauro Berruto e Nicola Zingaretti, impegna il governo «a favorire, alla luce degli impegni di cui sopra e per quanto di competenza, un rapido iter dei progetti di legge volti a introdurre tematiche dell'educazione affettiva e sessuale nel primo e nel secondo ciclo di istruzione». Il leghista Rossano Sasso ha, quindi, presentato una risoluzione «che come si legge in un tweet del deputato pugliese - blocca qualsiasi deriva progressista e difende i nostri bambini».
La Lega intende impegnare il governo a legiferare sulla materia «salvaguardando i diritti di tutti, sanzionando chi discrimina ma evitando la propaganda gender di docenti ideologizzati e sedicenti esperti esterni, chiamati all'insaputa e senza il consenso delle famiglie».
Che venga insegnata nelle scuole, ci potrebbe anche stare, ma non nelle elementari, una educazione sessuale deve essere inanzitutto insegnata dai genitori, se non ne sono capaci sono dei falliti e ci pensera' la scuola, con personale competente e non certamente i rappresentanti dei carozzoni sculettanti.
Mi spaventa l' idea che ci siano adulti ad insegnare a bambini a "giocare al dottore" con sedicenti regole studiate dagli adulti per i bambini, meno bambinesche più fuorvianti...
Questi adulti che vogliono adultare, anzi "adulterare" bimbi di 6-10 anni... alla larga!
Le cose si insegnano prima di quando servano così, più avanti, quando utili, le cose le si sanno.
Bravi con tanti proplemi che ci sono proprio questo dobbiamo affrontare e poi I SOLDI DOVE SONO?
Ma ragionano quando fanno le cose oppure vanno a ruota libera.
i soldi sono nelle ns tasche (più di 1.000 miliardi nei conti correnti) e sicuramente sono dei sognatori ad occhi aperti...
Le tendenze sessuali sono personali e va rispettata la privacy, non devono essere messe in piazza.
I ragazzi a quell'età rimangano "ignoranti" lontani da ciò che per loro non desta interesse, così come nelle scuole medie.
Se la sinistra ha come scopo traviare le giovani menti vuole dire che è malata e va curata da uno psichiatra.
Quali esperimenti volete far fare ai nostri figli? .... magari sui tavoli con le rotelle? Anche per quello avevate fatto degli studi ...