Elon Musk ha un talento innato per attirare l'attenzione su di sé. Una volta inventa Paypal. Un'altra lancia la Tesla. Poi cerca di colonizzare lo spazio. Quindi annuncia l'acquisto di Twitter, infine ci ripensa. Tra un affare e l'altro, polemizza sul tema gender, si fa insultare da suo padre, liquida il Covid come un raffreddore, rivela di avere la sindrome di Asperger. Da qualche tempo, si dedica alla geopolitica. Con un tweet espone il suo piano di pace per l'Ucraina: Crimea a Putin e ripetizione del referendum sull'annessione alla Russia del Donetsk e delle altre province contese. L'ambasciatore di Kiev in Germania, Andrij Melnyk, lo ha mandato poco diplomaticamente «a quel Paese». Mr Tesla se l'è legata al dito: «Seguirò il consiglio». Musk ha consentito all'Ucraina invasa di continuare a comunicare grazie al suo sistema satellitare Starlink. Il costo dell'operazione si aggira attorno agli 80 milioni di dollari e supererà i 100 milioni entro la fine dell'anno. Troppi, dice Musk: «Non siamo nella condizione di donare altri terminali all'Ucraina o di garantire finanziamenti per la rete esistente a tempo indeterminato» conclude Musk. Deve subentrare il Pentagono. Questa smania di protagonismo, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere il preludio a una discesa in politica da parte di Musk. Ma le cose potrebbe essere un po' diverse. C'è ormai una ricca letteratura giuridica e politica che si interroga su cosa siano colossi digitali del calibro, appunto, di Tesla, Facebook, Amazon, Google. Sono aziende multinazionali o sono piuttosto un nuovo tipo di Stato dal territorio virtuale? Se sono Stati, è normale che abbiano la loro diplomazia, aggiornata al XXI secolo, e quindi condotta con tweet «simpatici». Quanti soldi perde la nazione Tesla nella guerra in Ucraina? Tanti.
E se fosse un investimento dettato da motivi non solo idealistici? Quanto potrebbe guadagnare dalla pace in termini economici, di prestigio e di potere? Molto. Forse Musk ci sta mostrando come nasce un nuovo tipo di leader, quello dell'epoca digitale.
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