Social card più ricca: ecco come si userà

Sale a 500 euro la tessera anti-povertà per alimentari, carburanti e mezzi pubblici

Social card più ricca: ecco come si userà
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Il governo annuncia il ritorno della social card «Dedicata a te», ma con un importo maggiore, fino a 500 euro, per le famiglie meno abbienti. Ma l'opposizione attacca la misura perché presentata due giorni prima delle elezioni.

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, in conferenza stampa spiega il decreto interministeriale che stanzia oltre 676 milioni di euro per il sussidio ai nuclei familiari composti da almeno tre persone con Isee non superiore ai 15mila euro l'anno. «Non è una ricottina - ma un intervento massiccio», ed è stata rafforzata «anche grazie all'impegno del ministro Giorgetti che ringrazio per il lavoro fatto per trovare risorse aggiuntive nonostante la difficile congiuntura».

Secondo le stime dovrebbe riguardare 1,3 milioni di famiglie, 30mila beneficiari in più dell'anno scorso, che non percepiscano altri sostegni al reddito. Sono esclusi dunque i percettori di reddito di inclusione. E anche i nuclei in cui anche solo un componente fruisca dell'indennità di disoccupazione o della cassa integrazione. Le card sono nominative e saranno attivate da settembre 2024. Si potranno acquistare alimentari di prima necessità, non le bevande alcoliche, e questa volta anche i prodotti Dop e Igp. E poi carburanti, oppure abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. Le somme accreditate ai beneficiari devono essere interamente utilizzate entro la fine di febbraio 2025. «Abbiamo aumentato l'importo di 40 euro, e ci sono 30mila beneficiari in più. Tutti avranno la disponibilità della carta entro settembre, poi in funzione dell'andamento della spesa e delle risorse sarà deciso se prorogarla ulteriormente», spiega il ministro. Il valore della carta passa dunque da 459 a 500 euro. Nel 2023 il 96% è stato utilizzato per l'acquisto di generi alimentari, il 4% per carburanti e trasporto pubblico

Il presidente dell'Inps, Gabriele Fava, rassicura sui controlli: «Quest'anno verrà meglio governata, senza nessuna criticità perché l'Inps ha individuato la platea di beneficiari, l'applicazione web per Comuni e garantisce l'efficienza delle procedure e la rendicontazione dei dati attraverso le banche dati. Sarà riservata a chi ha davvero il diritto a riceverla e i controlli da oggi saranno fatti ex ante». Ma l'opposizione attacca:

«Un contributo minimo e per una platea molto ridotta. Si regala un caffè al giorno e tornano in mente altri regali elettorali, dalla scarpa al pacco di pasta. Erano gesti indegni allora e lo rimangono ancora oggi», accusa Chiara Braga, capogruppo Pd. Per il M5s «a 48 ore dal voto il governo si ricorda dell'esistenza dei poveri e annuncia una misura una tantum, già rivelatasi un flop in passato, e che per natura non può in alcun modo sostituire il Reddito di cittadinanza».

La Cgil parla di «ennesimi spot elettorali, a meno di tre giorni dal voto. Senza imbarazzo, si fa passare come fondamentale aiuto alle famiglie in difficoltà la social card con pochi euro per beni alimentari di prima necessità».

Non è sulla stessa linea la Cisl, che invece parla di «ottima notizia»: «Rappresenta un passo significativo verso il sostegno delle fasce deboli - commenta il segretario generale Luigi Sbarra - consentendo l'acquisto di beni di prima necessità gravati in questi anni da un carovita insostenibile».

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