Se il cantante Fedez attacca, il governatore della Sardegna Christian Solinas risponde. E in modo duro. Il rapper ha prima pesantemente criticato il suo collega Salmo per il concerto improvviso che ha tenuto ad Olbia nella notte tra il 13 e 14 agosto. L'evento è stato a partecipazione gratuita e sotto il palco sono arrivate migliaia di persone che si sono assiepate per assistere allo spettacolo. Ma il marito della Ferragni non si è accontentato di attaccare il protagonista dello show ma ha lanciato affondi anche contro la politica locale e regionale sarda.
"Sfruttare la nostra condizione di privilegiato, aggirare le regole per soddisfare i capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti, quando va bene", ha affermato Fedez rivolgendosi a Salmo.
Ma cosa aveva fatto quest’ultimo? Il concerto di Salmo non era stato programmato tanto che non c'erano locandine in città. Tutto è nato sul palco galleggiante di Cugnana quando il cantante ha annunciato che avrebbe realizzato un evento a sorpresa gratuito senza, però, rivelare data e luogo. In pratica, uno spettacolo a sorpresa. Solo che la sorpresa è stata scoperta da non poche persone già nella mattinata di ieri. In molti hanno notato che sotto la ruota panoramica di Olbia si stava allestendo un palco. A quel punto è stato facile collegare i due indizi.
In effetti, proprio lì si è tenuto il concerto di Salmo alla presenza di migliaia di persone. Nello show il cantante non ha trattato solo musica. Appena salito sul palco, infatti, Salmo ha letto un breve messaggio in aperta polemica con il protocollo per la ripartenza degli spettacoli: "Caro signor Stato, vorrei ricordarle che quasi tutti i settori in Italia sono ripartiti. L'unico a essere stato dimenticato è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute. Signor Sta', noi non ci vogliamo stare seduti. Noi vogliamo alzarci, saltare e fare sentire la nostra cazzo di voce". Parole che hanno infiammato i presenti che hanno ascoltato il loro idolo senza tener conto del distanziamento e delle mascherine. Ma nel suo discorso Salmo ha fatto anche appello ai presenti, spingendo sulla necessità di vaccinarsi.
Ma Fedez non ha gradito. Non pago dell'attacco a Salmo, il rapper si è rivolto anche alla classe politica locale: "In che modo pensate di rappresentare le persone che hanno scelto di seguire le regole per difendere i lavoratori e la comunità? Come fate a non rendervi conto (o a far finta) che una cosa del genere fatta alle spalle di chi con sacrificio rispetta le regole, nella regione con la più alta incidenza di ricoveri legati al Covid, non farà altro che peggiorare le condizioni della nostra amata Sardegna". Un fiume in pena il rapper, che proprio in questi giorni si trova in vacanza in una villa a pochi km di distanza da Olbia: "Non pensate di fare di tutta l’erba un fascio. Perché è inaccettabile che le stronzate di pochi ricadano su un intero settore che attende di ripartire da due anni".
A rispondere a Fedez ci ha pensato direttamente il governatore della Sardegna, Christian Solinas, che ha negato permessi da parte della Regione a Salmo. "Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro. Il concerto improvvisato ad Olbia con l'intento, almeno così è stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione", ha affermato Solinas che ha definito il concerto improvviso "un grave e pericoloso errore".
"Come è un errore – ha proseguito- affermare che l'evento è stato autorizzato dalla Regione, come scritto dal cantante Fedez, che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che, pur appassionandomi assai poco mi spinge ad intervenire per chiarire la verità". "Quindi l'amico Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, sappia che non ho autorizzato alcun evento", ha continuato il governatore che, poi, ha spiegato che quanto al modo e agli strumenti per difendere dal virus "non solo i sardi ma anche i nostri graditi ospiti come lui, sappia vi sono migliaia di persone ogni giorno, ogni momento, impegnate non a chattare sotto l'ombrellone, ma a spendersi sul campo con generosità e dedizione".
Ma non è tutto.
Solinas ha ricordato che “così come non si infrangono le regole che ci proteggono dalla pandemia, non vanno infrante nemmeno quelle di una corretta comunicazione, soprattutto da parte di chi, per la sua notorietà, deve essere portato ad un alto senso di responsabilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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