La soluzione "temporary card" per rimpiazzare i voucher

La proposta depositata da Roberto Simonetti (Ln): "Si tratta di una buona soluzione al caos creato dal Governo. La maggioranza non perda più tempo"

La soluzione "temporary card" per rimpiazzare i voucher

C'è una soluzione, forse, alla questione dei lavori temporanei. Problema impellente, ora che si avvicina l'estate. Già, perché fino a qualche settimana fa, gli imprenditori che lavorano in settori a forte stagionalità - e che dunque necessitano di un modo (legale) per pagare i lavori saltuari - potevano utilizzare i voucher. Poi però la Cgil ha indotto un referendum, il governo temeva di perderlo e li ha aboliti di tutta fretta. Creando un vuoto normativo.

Come spesso accade, quando sull'Esecutivo piomba una bomba che rischia di mettere in difficoltà Palazzo Chigi, il governo preferisce tagliare tutto. Mettendo una pezza che risulta peggiore del buco. Il decreto-legge n.25 del 2017, approvato da Consiglio dei Ministri e Parlamento, ha provocato infatti un caos inspiegabile nel mondo del lavoro a cui, prima o poi, bisognerà trovare una soluzione.

Roberto Simonetti, deputato della Lega Nord, in questi giorni ha presentato una legge alla Camera per "risolvere il problema" istituendo la "temporary card". "La cancellazione improvvisa dei voucher - spiega a IlGiornale.it - ha creato non pochi disagi ai tanti settori per i quali, stante la stagionalità, questo mezzo di pagamento rappresentava uno strumento contrattuale indispensabile". Il discorso vale per il settore turistico, alberghiero, per quello ricettivo e per l’agricoltura. Non solo. "Tante famiglie - aggiunge Simonetti - utilizzavano i buoni-lavoro per remunerare servizi di accudimento dei propri figli o di familiari anziani, malati e disabili".

La proposta di legge dovrebbe portare ad una re-introduzione del lavoro temporaneo, rendendo però più severi i controlli e maggiormente restrittivo l'ordinamento. "La novità - spiega l'onorevole - riguarda l’istituzione di una card di lavoro saltuario e temporaneo (temporary card) sulla quale saranno accreditati dai committenti i compensi relativi alle prestazioni lavorative effettuate, sempre ed unicamente a carattere meramente saltuario, e di cui saranno titolari lavoratori e che gli stessi potranno utilizzare per acquisti e pagamenti come una qualunque tessera bancomat o post-pay". Semplice. Nella pratica il pagamento della prestazione da parte del datore di lavoro avverrà solo per via telamatica attraverso una piattaforma digitale, denominata TW (temporary work). "Qui ciascun committente accede tramite specifiche credenziali - spiega Simonetti - e all’interno può costituirsi un castelletto prepagato di prestazioni temporanee, di importo comunque non superiore a 15mila euro annui".

Per il controllo degli utilizzatori del servizio l'Inps e le Poste Italiane dovrebbero trovare un accordo o una convenzione apposita in grado di far funzionare la macchina burocratica. Il costo orario delle prestazioni lavorative, in mancanza di apposito decreto ministeriale, potrebbero essere da 15 euro (se svolte per un imprenditore) oppure 10 euro (se sotto l'egida di un libero professionista).

"Si tratta di una buona soluzione al caos creato dal Governo - conclude Simonetti -La Lega Nord l’ha messa sul tavolo: è compito della maggioranza non perdere più tempo, rispondendo immediatamente alle esigenze delle piccole imprese turistiche, commerciali e agricole approvando la mia proposta di legge sul lavoro saltuario e temporaneo".

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