Sardine "beffate": se diventano un partito spariscono nei sondaggi

Secondo un sondaggio di Termometro Politico per Coffee Break, il 53,2% degli intervistati si augura che le sardine non diventino un nuovo partito

Sardine "beffate": se diventano un partito spariscono nei sondaggi

Restare un movimento principalmente anti-salvinista o ampliare il raggio politico e trasformarsi in un vero e proprio partito? Le “sardine” starebbero riflettendo. Pochi giorni fa ai microfoni del programma radiofonico “Un giorno da Pecora” Mattia Santori, ideatore e animatore del movimento, aveva dichiarato di non avere intenzione “di creare partiti, c'è un sacco di gente che lo spera per rifarsi una carriera politica. La prima cosa che dimostrano le sardine è che la gente aveva bisogno di unità". L'idea sarebbe quella di creare un “gruppo di pressione, per presentare alle forze politiche i punti che secondo noi hanno spinto tante persone di riavvicinarsi alla politica”.

Eppure Il Fatto quotidiano rivela un retroscena che sembra cambiare tutti gli scenari. Le sardine, oggi impegnate per organizzare la manifestazione di Roma il prossimo 14 dicembre, sembrano stiano lavorando per trasformare il movimento in "soggetto politico". Se così fosse, che futuro potrebbero avere? Un sondaggio di Termometro Politico per Coffee Break, il programma in onda su La7, sembra smorzare le ambizioni di Mattia Santori e compagni.

La domanda posta agli intervistati è piuttosto semplice: il movimento delle sardine potrebbe trasformarsi in partito? Il 10,6% di chi ha risposto ha affermato "spero di sì". Questo dato è praticamente equivalente al "credo di no, e sarebbe un peccato", che raggiunge il 10,7%.

Il resto spera sostanzialmente che le sardine restino quello che sono oggi. "Credo di sì, e non è un fatto positivo" è l'opzione scelta dall'11,8%. Numeri decisamente più alti più per il "Credo di no, per fortuna": così, infatti si è espresso ben il 53,2%. Una bella batosta per la sardine. Resta una parte di indecisi: il 13,7% non sa. Forse sono quelli che, oltre all’anti-salvinismo radicale, vorrebbero anche altre proposte.

Santori, alla stessa trasmissione “Un giorno da Pecora” ha fatto capire che al momento nessuno gli ha chiesto esplicitamente di candidarsi ma “ci fanno capire però... ". Intanto le sardine stanno ricevendo endorsement dai volti noti dello scenario politico nazionale.

Dopo quello di Roberto Saviano, Romano Prodi, Roberto Fico, nelle ultime ora hanno incassato l’appoggio dell’ex premier Mario Monti che ad Agorà ha dichiarato di guardarle con molto interesse in quanto “mi sembra che stiano dando gambe e voce ad esigenze molto elementari di una società, che però nella politica italiana sono state dimenticate”. I pescolini stanno canalizzando intorno a loro il sostegno dei vecchi big della sinistra. Sarà un vantaggio o ciò si rivelerà una zavorra?

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