Cinque virgola due per cento. Tanto potrebbe valere nelle urne un eventuale partito guidato da Alessandro Di Battista e Gianluigi Paragone. A sostenere è l'Istituto Piepoli, a seguito di una rilevazione sugli orientamenti della popolazione elettorale italiana.
Il sondaggio realizzato dall'istituto demoscopico ha individuato quello che potrebbe essere il bacino potenziale di elettori per l'ipotetico movimento dei due ex parlamentari pentastellati. Peraltro, Paragone espulso dal M5s, è ormai un ex ufficialmente, mentre Dibba è "solo" ex deputato grillino ma è ancora all'interno del partito. Chissà però ancora per quanto…
Ciò detto, un ticket Di Battista-Paragone godrebbe di un consenso del 5,2%, operando una ponderazione tra un quattro per cento che si dichiara certamente disposto a votarlo e un tredici per cento che probabilmente gli darebbe il proprio consenso, spiega l'agenzia stampa Adnkronos, che è venuta in possesso dell'analisi dell'istituto Piepoli.
Ma la società di ricerche non si è fermata solo a fotografare quello che potrebbe essere un futuro e nuovo "MoVimento" e ha allargato lo sguardo all'intero panorama politico italiano, considerando però sempre la presenza del partito Dibba-Paragone qualora questo raccogliesse il 4%.
Prima forza è la Lega di Matteo Salvini: il Carroccio mantiene saldamente la leadership, attestandosi al 30% delle preferenze.
Alle spalle della compagine leghista, a distanza siderale, il Partito Democratico: i dem del segretario Nicola Zingaretti, infatti, non va oltre al 18,5%. Dietro al Pd ecco il Movimento 5 Stelle, ormai sotto al 15%: i 5 stars oggi come oggi si fermano al 14%.
Secondo Piepoli, è sotto la doppia cifra Fratelli d'Italia: Giorgia Meloni e i suoi, infatti, vengono dati al 9,5% delle indicazioni di voto. Dopo FdI ecco Forza Italia, con gli azzurri di Silvio Berlusconi stabili al 6%. Bene, sommando i volumi di Lega, Fratelli d'Italia e Fi, il centrodestra mette insieme il 45,5%.
In grande difficoltà i renziani, visto che anche secondo questo sondaggio Italia Viva non supera il 5% e si ferma a un risicato 4,5% che fa aggrottare non poco la fronte a Matteo Renzi. Infine, Più Europa al 2,5% e Liberi e Uguali al 2.
Da sottolineare
che questi ultimi tre partiti sarebbero gli unici a non perdere consensi qualora fosse presente il nuovo movimento, che invece porterebbe Movimento 5 stelle e Pd a perdere l'1,5 ciascuno e Lega, FdI e Fi lo 0,5 ciascuno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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