C’è un dato che preoccupa e non poco Giuseppe Conte. Non tanto o non solo il fatto che il suo governo bis sia apprezzato da una netta minoranza degli italiani (solo il 36%, contro il 52% di negativi), ma anche il fatto che sull’immigrazione se il Pd (nuovo azionista di maggioranza) chiede un cambio di passo, dall’altro gli elettori non intendono tornare indietro. Hanno apprezzato la linea dei porti chiusi di Matteo Salvini e smantellarne le leggi sarebbe un suicidio politico.
Il problema è che il Pd è già in pressione. E dopo mesi di battaglie contro i divieti alle Ong e via dicendo, una volta al potere vorrà (e dovrà) modificare qualcosa. Peccato che, stando a quanto raccolto in un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, gli italiani mettano in fondo alla lista dei desideri un intervento legislativo che modifichi i decreti sicurezza e metta l’Italia su posizioni “meno rigide sul tema dell’immigrazione”. I dati parlano chiarissimo: al campione è stato chiesto di indicare quali punti programmatici dovrebbe realizzare il governo giallorosso con maggior urgenza. Per il 71% Conte dovrebbe partire da una manovra economica a vantaggio dei ceti più deboli, il 45% pensa invece che si debba dare un taglio al numero dei parlamentari.
Poi ci sono gli incentivi per lo sviluppo economico basato sulla sostenibilità ambientale (24%), gli investimenti pubblici a favore del Sud (17%), l’autonomia regionale differenziata (11%) e infine la Rai (6%).Solo l’11% chiede una revisione dei decreti sicurezza. A ben vedere, dunque, ribaltando il punto di vista numerico, l’89% degli italiani non vuole un cambio di passo sui migranti. Conte è avvisato.
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