A pochi giorni dall'inizio della campagna vaccinale per i bambini fra i 5 e gli 11 anni, i pediatri lanciano gli ultimi appelli: «Il vaccino - sostiene Elena Bozzola, consigliere della Società Italiana di Pediatria - è uno splendido regalo di Natale anticipato che ci hanno fatto Ema e Aifa, che ci ha fatto la scienza». E il regalo consiste nel creare uno scudo attorno ai più piccoli per proteggerli da una malattia che sembra avere conseguenze a lungo termine anche quando è asintomatica. «È importante la vaccinazione nei bambini perché si stanno ammalando più frequentemente» mettono in guardia i medici.
«Nella popolazione tra 0 e 12 anni c'è stato un notevole incremento di coloro che hanno necessitato di cure, compreso i ricoveri - rileva lo stesso sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - Nella popolazione più vasta, tra 0 e 19 anni, il rischio di ospedalizzazione è intorno all'1% ovvero poco più dell'1% di questa fascia d'età che si è preso il virus ha necessitato di ricovero ospedaliero che è un qualcosa di drammatico. C'è stato un incremento esponenziale soprattutto nell'ultimo mese nella fascia tardo adolescenziale ma anche in quella più bassa tra 0 e 12 anni, con un aumento del numero di ricoveri. I nostri figli dovrebbero essere vaccinati in primis solo per la loro sicurezza. Poi senza ombra di dubbio - aggiunge - c'è anche l'effetto di protezione per la comunità». Quanto al numero dei decessi tra i bambini, Sileri ricorda che «è sempre basso ma pur sempre drammatico. Peraltro il long covid capita anche nella popolazione pediatrica. Di sperimentale c'è solo il virus e non il vaccino» è lapidario.
Il mini vaccino, che sarà disponibile dal 16 dicembre, ha superato bene la sperimentazione presenta solo pochissime controindicazione. La più frequente è stata la reazione allergica agli eccipienti. «Ma i casi si contano sulle dita di una mano - rassicura Elena Bozzola - Per rassicurare i genitori ricordo che prima della vaccinazione c'è un colloquio con il medico vaccinatore al quale chiedere chiarimenti per cui dubbi e ansie legittimi».
Oltre a proteggere i bambini dall'infezione, è necessario vaccinarli anche per spezzare la catena dei contagi. «I bimbi sono un serbatoio del virus insieme ai no-vax - spiega Alberto Villani, direttore del Dipartimento di emergenza, accettazione e pediatria generale dell'ospedale Bambino Gesù di Roma - Dobbiamo vaccinarli perchè dall'esperienza del nostro ospedale abbiamo avuto la sfortuna e il dolore di doverci confrontare con casi molto complessi e gravi.
Per cui la vaccinazione è importante per questo, non possiamo sapere da prima chi è il bambino che va incontro ad una forma letale o grave, quindi vanno protetti. La vaccinazione è un diritto dei bambini esattamente come gli adulti. Nel Lazio avremo una corsia preferenziale per i bambini fragili, ma per tutti i bambini sarà possibile vaccinarsi».
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