C'erano tanti giovani, nella notte tra sabato e domenica, al Bahia Beach di Molfetta, in provincia di Bari, quando in un locale dove si stava svolgendo una serata con diversi deejay è scoppiata una rissa culminata con una sparatoria in cui ha perso la vita una ragazza di 19 anni. Antonella Lopez era lì con il suo fidanzato e la comitiva. È morta per shock emorragico dopo essere stata raggiunta da un colpo di pistola partito durante la lite tra una decina di giovani. Altri due ragazzi sono rimasti feriti, uno è in gravi condizioni.
L'identificazione dei protagonisti, alcuni dei quali legati al mondo della criminalità barese, e le modalità mafiose dell'agguato, hanno subito indirizzato le indagini su una guerra tra clan, tanto che la Procura di Trani ha passato il testimone alla Dda di Bari, che ha preso il coordinamento delle investigazioni, condotte dai carabinieri del comando di Molfetta, sotto la supervisione del pm Federico Perrone Capano. Non è escluso che si sia trattato di una spedizione punitiva. Il fidanzato della vittima, infatti, Eugenio Palermiti, 20 anni, figlio di Gianni e nipote di Eugenio, storico capo clan arrestato lo scorso febbraio, è ritenuto un aspirante boss appartenente all'omonima famiglia mafiosa operante nel quartiere Japigia di Bari. E anche la 19enne - descritta da tutti nel quartiere come una brava ragazza, che lavorava in un distributore di benzina - apparteneva ad una famiglia nota agli inquirenti: era la nipote di Ivan Lopez, ucciso per ritorsione in un agguato sul lungomare IX Maggio di Bari, nel rione San Girolamo, il 29 settembre 2021, e di un collaboratore di giustizia. Antonella abitava proprio nello stesso quartiere a nord di Bari dove è stato ammazzato lo zio. Sabato notte era con il ragazzo e un gruppo di amici nel locale sul lungomare molfettese, in località Torre Rotonda, molto frequentato non solo dai residenti della zona, ma anche da persone di Bari. Poco prima delle tre, almeno tre uomini armati hanno fatto irruzione nel club e hanno cominciato a litigare con la comitiva della ragazza. «Il gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l'inferno», ha raccontato il titolare del Bahia. Durante la rissa è saltata fuori una pistola e uno dei colpi sparati ha raggiunto Antonella sotto la clavicola, arrivando alla giugulare e provocandole una forte perdita di sangue che ha reso inutili i soccorsi. Oltre al ragazzo gravemente ferito, altri due giovani sono stati portati in ospedale. Al pronto soccorso, il giovane Palermiti ha dato in escandescenze. Mentre veniva medicato ha cominciato a urlare e si è scagliato contro il computer dell'ambulatorio, scaraventandolo a terra e distruggendo altre suppellettili del reparto. Il medici sono poi riusciti a calmarlo.
Il club è stato posto sotto sequestro. Decine di ragazzi sono stati interrogati per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto, anche attraverso le immagini di videosorveglianza del locale. Non sono chiari ancora i motivi che hanno scatenato la rissa. Tra le ipotesi formulate da chi indaga non si esclude che i due gruppi di giovani che si sono fronteggiati avessero già discusso precedentemente qualche ora prima. Il titolare del locale è stato sentito dagli investigatori anche per verificare se la discoteca abbia rispettato i protocolli di sicurezza previsti in casi come questo.
Ora il timore è che l'omicidio della 19enne e il tentato omicidio del ragazzo, avvenuti in un contesto dove quasi tutti i partecipanti alla rissa appartenevano a famiglie criminali del barese, possa aver riacceso una sfida tra clan rivali che potrebbe innescare ulteriori vendette. Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, invoca maggiore sicurezza: «Servono i metal detector per controllare gli ingressi».
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