"Sarebbe un grave errore sottovalutare le cose". E per questo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, non ha dubbi sulle misure messe in atto per contrastare l'epidemia da nuovo coronavirus. Nessun cambiamento, quindi: "Continuiamo a seguire il criterio che ci siamo dati all'inizio: massima precauzione e attenzione".
Ogni giorno, si riunisce la task force italiana, dedicata alla lotta contro il Covid-19, perché "l'emergenza coronavirus va monitorata giorno per giorno". E le misure attuate fino ad oggi sono "le più idonee a salvaguardare il nostro Paese" e per questo "solo il cambiamento del quadro epidemiologico può farle modificare". Ancora una volta, il ministro Speranza rivendica, in un'intervista a Repubblica, le decisioni prese per proteggere gli italiani dal contagio, prima fra tutte quella che prevede il blocco dei voli da e per la Cina. È presto, infatti, per decidere se lo stop ai voli verrà prolungato anche dopo la scadenza di aprile: bisogna vedere, giorno per giorno, l'evolversi dell'epidemia. Ma per ora, la misura resta e rappresenta "l'approccio più prudenziale", scelto dall'Italia. Ma "gli Stati Uniti hanno preso misure simili alle nostre", aggiunge, e anche in Europa ci sono dei Paesi che hanno agito come l'Italia (per esempio Repubblica Ceca e Grecia). La scelta è stata sostenuta da Speranza anche durante l'incontro con tutti i ministri della Salute europei, in cui è stato chiesto maggior coordinamento: "In Europa il quadro è sotto controllo- dice- abbiamo 47 casi su 500 milioni di abitanti, ma la situazione va seguita con la dovuta attenzione".
Continua anche il monitoraggio negli aeroporti, dopo sono state controllate 1,2 milioni di persone, senza che fosse rilevato nessun caso positivo al virus. Per far fronte all'emergenza sono stati stanziati 5 milioni di euro che "per i controlli bastano. Li facciamo con personale dello Stato e grazie ai tanti volontari che voglio ringraziare. Se però si dovrà investire di più siamo pronti a farlo".
Riguardo al primo caso positivo al nuovo coronavirus in Africa, il ministro Speranza rassicura: "Ora non servono provvedimenti ad hoc oltre a quelli già disposti per porti e aeroporti". Infatti, precisa, "c'è un solo caso in un continente enorme, a noi molto vicino". Per ora, ricorda il ministro, "la nostra decisione più drastica riguarda un Paese, la Cina, dove sono concentrati il 99% dei casi al mondo. Non ha fondamento scientifico al momento prevedere altro".
Ma è necessario che l'Unione Europea e l'Oms sostengano i Paesi africani, "per mettere in atto misure di prevenzione e contenimento. Magari non l'Egitto, che ha un sistema sanitario abbastanza solido, ma altri Paesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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