Sportello pro-aborto nel centro sociale

Il "servizio" all'interno di una scuola occupata. E il sindaco Sala tollera

Sportello pro-aborto nel centro sociale

«Di fronte ai problemi che riguardano la salute non sei sola!». No, ci sono i centri sociali, che danno «informazione e supporto» anche «per interruzione volontaria di gravidanza».

Accade a Milano, dove nell'ex liceo Omero di via Del Volga, occupato abusivamente, è stato aperto lo sportello «Sos salute sessuale». Artefice del progetto il centro sociale «Ri-Make» che pomposamente si propone come «spazio di mutuo soccorso, riappropriazione sociale e autogestione conflittuale». È da oltre due anni, ormai, che nell'ex scuola del quartiere Bruzzano i centri sociali fanno il bello e il cattivo tempo, accompagnati dall'amorevole inerzia del Comune. Il «collettivo» si è preso l'Omero nel giugno del 2018, dopo essere stato cacciato da un'ex banca non lontana: lo sgombero era avvenuto solo poche ore prima e il «Ri-Make» si diresse senza esitazioni verso l'ex liceo classico di via Del Volga, nel frattempo ridotto - come altri edifici pubblici - a ricovero di clochard e disperati, tanto da indurre il Municipio a rivolgersi - inascoltato - al Comune. Da allora, in questi spazi presi e gestiti senza alcun titolo, i «conflittuali» organizzano iniziative di ogni tipo, anche in questi giorni di «emergenza» in cui le attività normali faticano non poco per restare al passo con le condizioni di apertura e i requisiti imposti per precauzione sanitaria. Oltre ai pranzi popolari e le performance di arte, da qualche giorno è aperto lo sportello «Sos salute sessuale». «Agosto, aborto mio non ti conosco! - si legge nella pagina del progetto - Purtroppo l'estate, e in particolar modo agosto, si rivela un altro impedimento per le donne che vogliono fare una interruzione di gravidanza. Tra medici obiettori e medici in ferie, a risentirne è soprattutto l'aborto farmacologico con RU486, che va fatto entro le 7 settimane, ma causa ferie" la donne spesso superano il termine utile per fare il farmacologico. Da oggi però le donne avranno un supporto in più per affrontare l'iter dell'interruzione volontaria di gravidanza».

«Ora fanno anche da consultorio - denuncia Deborah Giovanati, assessore all'Istruzione del Municipio 9 - E cosa vuol dire supporto per interruzione gravidanza? Questi fanno quello che vogliono, indisturbati. L'amministrazione comunale tace davanti a mercatini illegali, pranzi sociali senza scontrini, centri estivi abusivi e ora consultori illegali dove addirittura viene proposta l'interruzione volontaria di gravidanza, il tutto ovviamente senza gli adempimenti che vengono richiesti ai centri estivi, o a tante associazioni, per svolgere le loro attività.

Questo è un quartiere con tante fragilità sociali, il Comune le ha abbandonate con un'offerta sociale che fa accapponare la pelle. E il sindaco Sala con le sue dichiarazioni continua a "riabilitare" chi si comporta illegalmente».

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