Entreranno in vigore dopodomani (e dovrebbero durare fino al 15 giugno) le nuove regole per gli spostamenti, meno restrittive rispetto a quelle attualmente in vigore. A seguito del decreto legge approvato il 21 aprile da parte del consiglio dei ministri cessano infatti di avere efficacia le disposizioni del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che regolano le nostre vite fino a domani.
La principale novità riguarda gli spostamenti tra regioni, che finora erano consentiti soltanto per ragioni (documentate) di lavoro, di salute o per urgenze. Da lunedì sarà consentito spostarsi tra due regioni senza autocertificazione purché entrambe siano in zona gialla. Continueranno a valere invece i soli motivi eccezionali nel caso anche solo una delle due regioni - quella di partenza e quella di arrivo - sia in arancione o in rosso. Potranno però spostarsi liberamente coloro che avranno il cosiddetto «green pass» e saranno in grado di dimostrare di essere immuni per essere stati sottoposti a vaccino oppure per essere guariti dal Covid. In entrambi i casi il certificato (quello di vaccinazione o di guarigione) ha validità di sei mesi. Libertà di movimento anche per chiunque possa esibire un tampone negativo (sia molecolare sia antigenico «rapido») effettuato meno di quarantott'ore prima dell'inizio del viaggio.
Cambiano anche le regole per gli spostamenti all'interno dello stesso comune. Dal 1° maggio al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata diversa dalla propria in quattro persone al posto di due, con minori di 18 anni anziché 14. In zona rossa continueranno a non essere consentiti spostamenti verso altre abitazioni private. Va detto che dal 1° maggio al 31 luglio i presidenti delle Regioni e delle Province autonome possono disporre l'applicazione delle misure stabilite per la zona rossa, nonché ulteriori, motivate, misure più restrittive nelle province in cui l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree in cui la circolazione di varianti Covid determini alto rischio di diffusione o malattia grave.
Le riaperture di lunedì preoccupano Assoutenti, secondo cui si rischia il caos nel settore dei trasporti poiché continueranno a restare in piedi le regole e i limiti attualmente in vigore sull'affollamento dei mezzi di trasporto. In particolare si temono problemi sui treni, dove attualmente la capienza è del 50 per cento. «È indispensabile - dice il presidente dell'associazione Furio Truzzi - aumentare i poteri di capotreni e controllori, concedendo loro la possibilità di sanzionare e far scendere alla prima stazione i viaggiatori che non rispettano le regole anti-Covid.
Servono poi controlli in tutte le stazioni di treni e bus, anche quelle minori, per evitare assembramenti lungo le banchine, e procedere alla misurazione della temperatura dei passeggeri in ingresso, così come avviene nei centri commerciali o presso i mercati».
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