Usando un termine calcistico si potrebbe dire che l'azione ristagna a centrocampo. Nel match che vede di fronte sul nuovo stadio il Comune di Milano e Milan e Inter è ormai tempo, forse troppo, che va così. E quello del nuovo Meazza è diventato un tormentone dove si sono accavallati piani di fattibilità, progetti, ristrutturazioni, abbattimenti, nuovi impianti, passi avanti e passi indietro. Due giorni fa i due club hanno presentato al Comune la tanto attesa «manifestazione di interesse», l'atto che serviva per conoscere il valore stimato dello stadio per integrare l'offerta d'acquisto che l'Agenzia delle Entrate ha fissato a 197 milioni. Sembrava un punto di (ri)partenza tant'è che il sindaco Giuseppe Sala si era sbilanciato dicendo che forse «questa è la volta buona» e annunciando che «la volontà è quella di chiedere entro la prossima estate». Che forse succederà anche ma intanto ieri è andata in onda una nuova puntata che ha visto un incontro nel Municipio a San Donato Milanese tra il sindaco Francesco Squeri e Paolo Scaroni (in foto), presidente del Milan. I due hanno fatto il punto sull'accordo per il quale è in corso la procedura relativa alla valutazione ambientale strategica. Scaroni ha confermato la propria soddisfazione ribadendo all'amministrazione l'impegno a continuare l'iter di un progetto prioritario per il Club, il sindaco Squeri ha ringraziato: «Ho avuto ulteriore conferma della serietà e della concretezza del progetto che la società sta portando avanti- ha spiegato- Il via libera da parte nostra resta vincolato al buon esito dell'accordo che deve garantire risposte e tutele per i nostri cittadini e per il nostro territorio». Neanche a dirlo, l'incontro di San Donato ha lasciato «perplesso» il sindaco Sala: «Credo che sia meglio San Siro per i tifosi di entrambe le squadre- ha commentato- Capisco che Scaroni debba tenere i rapporti con il sindaco di San Donato perchè hanno fatto un investimento, ma non mi tocca e soprattutto non posso contestare.
Noi andiamo sulla strada che illustrerò lunedì in Consiglio, che dovrebbe portare a una gara pubblica. Il progetto non è mai stato bloccato. Sono state le squadre, in particolare il Milan, a decidere di esperire altre vie». Ed è di nuovo palla al centro.
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