Il Consiglio dei ministri approva il dl proroghe ma restano fuori, tra le polemiche, la sospensione delle cartelle esattoriali - in scadenza il 2 maggio - e le norme sulle concessioni balneari.
Entrano invece nuove regole sullo smart working per cui i dipendenti pubblici potranno tornare in ufficio. Cade l'obbligo di avere il 50 per cento di personale in lavoro remoto nella pubblica amministrazione. Che potrà proseguire in deroga fino a fine dell'anno, senza però alcuna soglia obbligatoria. «Facciamo tesoro della sperimentazione indotta dalla pandemia e del prezioso lavoro svolto dalla ministra Dadone per introdurre da un lato flessibilità coerente con il riavvio delle attività che stiamo vivendo e dall'altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici - canta vittoria il ministro Renato Brunetta -. Un percorso di ritorno alla normalità, in piena sicurezza, concordato con il Comitato tecnico-scientifico e compatibile con le esigenze del sistema dei trasporti».
Il testo prevede che venga esteso al 31 dicembre il regime rafforzato del golden power nei settori di rilevanza strategica: di fatto di un ampliamento degli obblighi di notifica che era già stato prorogato al 30 giugno e che viene allungato fino a fine anno.
Sempre per l'emergenza covid anche i documenti di identità scaduti durante la pandemia saranno validi fino a settembre.
Delusione per la mancata proroga della scadenza delle cartelle esattoriali, anche il governo starebbe valutando una ripresa selettiva. Il confronto è aperto all'interno della maggioranza. Salvini preme per un rinvio: «Ci stiamo lavorando in queste ore per bloccare l'invio delle cartelle esattoriali previsto per maggio. Sarebbe stata una follia far coincidere il primo maggio con alcuni locali chiusi ma l'Agenzia delle entrate che invia le cartelle esattoriali. Invece fino all'estate non se ne riparla». Si tratta di 35 milioni di cartelle sospese che senza un intervento potranno iniziare a partire già da lunedì. Resta il nodo delle coperture. L'orientamento sarebbe quello di utilizzare una fetta dell'extra deficit da 40 miliardi del decreto Sostegni bis.
Nel testo non è stata inserita neanche la norma sulla proroga delle concessioni balneari - congelate per il Covid - e per gli ambulanti. Che per la Cna era invece «necessaria per dare certezze ai titolari di concessione la cui durata è stata prorogata fino al 2033 ma è stata messa in discussione dalla Commissione Europea con una lettera di messa in mora dell'Italia mentre migliaia di imprese balneari sono ancora in attesa del rinnovo», bloccato per l'effetto di due sentenze del Tar. Secondo indiscrezioni il governo starebbe pensando a una soluzione ad hoc, ma, commenta il ministro Garavaglia, «non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due: una per la proroga al 2033 e un'altra che congela le concessioni per il Covid», Si tratta, aggiunge, di «un falso problema».
È stata rinviata anche la scadenza per l'approvazione dei bilanci degli enti locali al 31 maggio, che «consentirà ai sindaci di affrontare le difficoltà che la pandemia ha generato sia sull'attività amministrativa e contabile sia su quella organizzativa degli enti che guidano», dice il presidente dell'Anci, Antonio Decaro.
Ci sarà più tempo anche per dare l'esame di teoria per la patente: il termine per la prova
non è più fissato entro 6 mesi dalla domanda. Si può sostenere per tutto il 2021 per le domande presentate nel 2020 e per quelle presentate dal 1 gennaio e fino alla fine dello stato di emergenza si avrà un anno di tempo.
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