"Noi che facciamo accoglienza da 13 anni, cosa dobbiamo dire? Bravo presidente? Mettiamo un punto e ricominciamo da oggi?". A Pozzallo l'aria è pesante. E non solo per il caldo afoso. O per l'ennesimo sbarco. Ieri notte due migranti si sono cuciti le labbra per protesta all'interno del centro di prima accoglienza. Sono stati portati all'ospedale di Modica, dove uno dei due si è buttato dal secondo piano della struttura. E mentre i drammi si intrecciano, la tensione sale. A Roma e Milano le stazioni si stanno trasformando in strutture d'accoglienza improvvisate. Poi c'è la scabbia. E centinaia di persone buttate a terra, inermi.
"Dobbiamo dare incentivi a quei comuni che ci danno una mano" nel gestire l'accoglienza. La frase di qualche giorno fa del premier Matteo Renzi in conferenza stampa al G7 in Germania, ha fatto venire un travaso di bile al sindaco della città del Ragusano, Luigi Ammatuna.
"Che significa che i Comuni che ospiteranno i migranti avranno un beneficio economico? Qualcuno me lo deve spiegare.- si chiede il primo cittadino- "Non accetto che si faccia opera di persuasione verso chi non vuole più accogliere mentre a noi, come al solito, non ci considera nessuno". Nel 2014 a Pozzallo sono arrivati 28mila migranti e per quest'anno se ne potrebbero contare il doppio. "Ormai tutti credono che qui i migranti siano a piede libero e che i cadaveri galleggino in mare davanti alla costa.- dichiara Ammatuna- Il danno turistico per la nostra città non è quantificabile."
E ci si è messo anche Angelino Alfano, titolare del Viminale, a gettare benzina sul fuoco. Replicando a Roberto Maroni che di porte aperte non ne vuole sentir parlare, il ministro l'ha definito: "Un atteggiamento insopportabile di odio verso il Sud quello di dire ad alcune regioni sbrigatevela da soli". Ma molti non sanno che esiste un Sud di serie A ed un Sud di serie B. Un Sud dove sono nate stelle del firmamento politico ed un Sud non rappresentato nei luoghi che contano. Dove, più che nascere, si muore in mare.
Pozzallo è la nuova Lampedusa, ma solo sulla carta. O per qualche titolo di giornale. Infatti, dei 20 milioni di euro destinati all'isola siciliana (che verranno investiti in infrastrutture), "noi non abbiamo avuto un euro"- sottolinea arrabbiato Ammatuna. E perchè questa disparità di trattamento? "Una risposta non ce l'ho. O meglio, ce l'avrei ma non me la faccia dire.
Io non voglio caramelle da parte del ministero dell'Interno ma gli stessi trattamenti di cui hanno goduto altri territori". Bisognerebbe chiedere ad Alfano se anche questo curioso sbilanciamento, non possa definirsi "odio verso il Sud". Quello in cui, magari, non sei nato e cresciuto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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