Lo strano programma con dentro tutto e niente

All'ultimo momento entrano Mezzogiorno e federalismo. E ritorna la Torino-Lione

Lo strano programma con dentro tutto e niente

I rimaneggiamenti dell'ultim'ora confermano che il contratto di governo tra Movimento 5 stelle e Lega è ben lungi dal rispettare gli intenti programmatici che avevano assicurato all'intero centrodestra la maggioranza relativa dei voti alle ultime elezioni. Ieri sera è, infatti, emersa l'intenzione di aggiornare il documento con un capitolo ad hoc per il Sud, che nell'originario programma di Fi, Carroccio e Fdi era oggetto di un piano straordinario di investimenti da 250 miliardi. E così pure «autonomia per le Regioni che la chiederanno», ha detto Salvini per non rinnegare il federalismo che era ragione sociale del partito di Via Bellerio. Anche la prescrizione dei reati, che nelle formulazioni iniziali veniva allungata, dovrebbe essere limata per non tradire lo spirito garantista di quella che è la coalizione maggioritaria. Pure sulla Tav Torino-Lione, che doveva essere stoppata, si sarebbe giunti a una «ridiscussione dei lavori» per non indispettire ulteriormente l'Ue. Ognuno lo legge come vuole: per i grillini «ridiscussione» vale blocco dell'opera. Confermata l'intenzione di garantire asili nido gratis alle famiglie italiane e alle straniere residenti in Italia da almeno 5 anni.

È il programma del centrodestra a ridimensionarsi tra un'apertura alla Russia, un ripensamento della partecipazione alle missioni internazionali e una mano libera lasciata ai magistrati e ai no vax. E altrettanto chiaramente sia detto che tra statalizzazione definitiva di Mps, comitati di conciliazione e redditi di cittadinanza è proprio lo spirito liberale a venire meno.

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