La stretta di mano Salvini-Piantedosi scaccia le voci di rimpasto

Nessun cambio della guardia. E il titolare del Viminale smentisce una sua candidatura in Campania

La stretta di mano Salvini-Piantedosi scaccia le voci di rimpasto
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Una stretta di mano, in favor di telecamere, che chiude le polemiche. Ieri (foto) il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il vicepremier - nonché titolare delle Infrastrutture - Matteo Salvini si sono ritrovati allo stesso tavolo, al Viminale, per sottoscrivere il protocollo tra Ministero e Ferrovie dello Stato per la sicurezza delle stazioni. «Un altro passaggio significativo per aumentare la sicurezza, come avevamo garantito all'inizio della legislatura», dice Salvini, che sottolinea la «grande intesa personale e politica» con Piantedosi.

Dopo la firma comune, la stretta di mano tra i flash sembra mirata a mettere la parola fine ai retroscena sull'ambizione di Salvini, uscito illeso e assolto dal processo Open Arms, di occupare di nuovo la poltrona del Viminale («Avere la responsabilità della sicurezza degli italiani è qualcosa di stupendo»), spostando l'attuale titolare ai servizi segreti. Retroscena già smentiti dalla premier Giorgia Meloni: «Sia io che Salvini siamo contenti dell'ottimo lavoro che svolge il Ministro dell'Interno». Il quale ministro ieri, in un'intervista al Corriere della Sera, ha spento sul nascere ogni ipotesi di cambio della guardia, riconoscendo «l'ottimo lavoro» svolto da Salvini, ai tempi del governo Conte, dal Viminale e spiegando che «chi ora, in modo malevolo, vuole insistere a proporre una connotazione divisiva all'esito del processo di Palermo si deve rassegnare: ha prodotto l'affetto delle espressioni di apprezzamento del mio lavoro da parte della presidente Meloni e dello stesso Salvini». Insomma: hic manebimus optime. Tanto più che Piantedosi, nella stessa intervista, nega ogni intenzione di candidarsi a governatore della Campania, come era stato pure ipotizzato: «Assolutamente no, e l'ho già detto più volte: sono totalmente concentrato nello svolgimento dell'incarico che mi è stato affidato. I risultati positivi che stiamo ottenendo rappresentano uno stimolo a pensare esclusivamente ad andare avanti».

Nessun cambio della guardia, dunque: lo ribadisce anche il capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli: «Piantedosi sta facendo un lavoro apprezzato da tutti e festisce il

ministero con professionalità e competenza. Salvini è stato assolto perché ha servito con correttezza gli interessi del paese, ne siamo sempre stati convinti, e ora gestisce un importantissimo dicastero. Buon lavoro a entrambi».

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