Un nuovo giallo inquietante infiamma la campagna elettorale americana. Donald Trump sarebbe ieri sfuggito ad un terzo tentativo di attentato, anche se molti aspetti restano ancora da chiarire sull'episodio. Un uomo, che si era presentato con un falso accredito per Vip a un comizio del tycoon, è stato arrestato dopo che è stata trovata nella sua auto un fucile a pallettoni e una pistola con molte munizioni. Il possibile attentatore si chiama Vem Miller, 49 anni, ed è stato fermato al posto di controllo a Coachella, California, dove Trump era atteso sabato a un comizio.
«Questo episodio - ha dichiarato Chad Bianco, sceriffo della contea di Riverside - non ha impattato la sicurezza dell'ex presidente Trump o i partecipanti all'evento». «Ma probabilmente - ha aggiunto - abbiamo fermato un altro tentativo di assassinio».
A bloccare l'uomo, secondo quanto è stato rivelato diverse ore dopo l'episodio, sono stati gli agenti della scorta di Trump, che lo hanno fermato per un controllo e hanno scoperto che aveva un pass fasullo. Dopo il ritrovamento delle armi, l'uomo è stato preso in custodia con l'accusa di possesso di armi cariche ed è stato portato al John J. Benoit Detention Center.
L'episodio è il terzo dall'inizio di quest'anno, dopo il tentativo di assassinio di un mese fa presso il suo golf club a West Palm Beach in Florida. L'ex presidente degli Stati Uniti in corsa per un secondo mandato alla Casa Bianca si trovava infatti sul campo di gioco quando il servizio segreto ha avvistato un uomo armato con fucile Ak-47 (kalashnikov) aprire il fuoco. L'assalitore aveva tentato la fuga in auto, ma era subito stato arrestato.
Più grave l'episodio precedente, quello del 14 luglio, quando Trump venne stato colpito da una pallottola all'orecchio in un tentato omicidio da parte di un uomo armato durante il comizio elettorale a Butler, una cittadella della Pennsylvania. L'ex presidente, 78 anni, era stato portato via di corsa dal palco con il volto coperto di sangue dopo la sparatoria.
L'attentatore era stato ucciso da un cecchino dei servizi segreti Usa, ma in quella tragica occasione perse la vita uno spettatore del comizio, mentre altri due rimasero feriti in modo grave. Quell'attentato aveva immediatamente acceso anche uno scontro politico tra democratici e repubblicani.
Le immagini di Trump insanguinato e portato via dai suoi uomini della sicurezza fecero il giro del mondo. In quell'occasione esplosero violente polemiche anche sul Secret Service che si occupava della difesa di Trump accusato di aver compiuto errori nella gestione della sicurezza.
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