La svolta delle politiche attive: in arrivo un assistente virtuale per trovare lavoro e formarsi

Nel 2024 boom di occupati e contratti stabili. Resta la sfida su giovani inoccupati e donne

La svolta delle politiche attive: in arrivo un assistente virtuale per trovare lavoro e formarsi
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Un coach virtuale basato sull'intelligenza artificiale offrirà supporto personalizzato a chi cerca lavoro, o a chi vuole migliorare la propria posizione lavorativa attraverso percorsi formativi. Questa è una delle iniziative più innovative a cui sta lavorando il ministero del Lavoro, guidato da Marina Elvira Calderone (in foto), che sta spingendo anche su programmi di formazione mirati per aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro e sulla collaborazione con università e imprese per favorire l'inserimento lavorativo dei giovani. Queste sono, in sintesi, le linee guida del ministero in tema di politiche attive per affrontare le problematiche ancora presenti nel mercato. Gli ultimi dati Istat fanno emergere numeri incoraggianti per il 2024 con gli occupati che a dicembre - rispetto a un anno prima - sono cresciuti dell'1,2%, pari a 274mila unità in più. Il tasso di occupazione complessivo è salito di 0,3 punti percentuali, attestandosi al 62,3 per cento. Per di più, la crescita è stata trainata da contratti a tempo indeterminato, con un aumento di 687mila unità nell'ultimo anno. Bene anche l'aumento dei disoccupati (+88mila) contestuale alla riduzione degli inattivi (-58mila) segno che più persone sono fiduciose di trovare lavoro. Permangono però alcuni numeri che ancora non sono positivi: per esempio, il calo dell'occupazione giovanile tra 15 e 24 anni (-115mila unità). Inoltre, resta una certa difficoltà nel reperimento delle competenze con il 47,8% delle figure professionali richieste che è difficile da trovare, con punte del 61,1% per i diplomati degli Its (Istruzione tecnologica superiore). Rimane, inoltre, troppo elevato il tasso di inattività (al 33,5% nella fascia tra i 15 e i 64 anni).

«Questi dati», sottolinea Vincenzo Caridi, capo del dipartimento per le politiche del lavoro, previdenziali, assicurative e per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro del ministero del lavoro e delle politiche sociali, «sottolineano una disconnessione tra domanda e offerta di lavoro, riconducibile sia a un mismatch formativo sia a una bassa domanda di lavoro qualificato, la quale ostacola la piena valorizzazione del capitale umano, in particolare di donne e giovani». Per questo, aggiunge Caridi, «diventa cruciale investire nella formazione continua e nel sostegno all'occupazione». Su quest'ultimo ambito, il governo ha incassato il via libera Ue per il fondo da 1,1 miliardi per incentivare l'occupazione di donne e under 35.

Per affrontare queste sfide il ministero ha istituito l'Osservatorio sull'IA per monitare l'evoluzione del mercato del lavoro. Mentre il fascicolo sociale e lavorativo raccoglierà i dati sul percorso lavorativo e formativo di tutti i lavoratori.

Infine, il Siisl, la piattaforma di incrocio tra domanda e offerta di lavoro sviluppata da Inps, si sta arricchendo di nuovi servizi. «Questi tre strumenti», conclude Caridi, «permetteranno di identificare con precisione il divario tra domanda e offerta di lavoro».

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