Archiviata la vittoria alle presidenziali, Trump è già al lavoro per la formazione del suo nuovo governo. Ci si interroga su quale sarà «l'agenda Trump», sui temi e gli argomenti prioritari per il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti, partendo dal presupposto che questa volta Trump arriverà preparato alla Casa Bianca e non ripeterà alcuni errori di gestione compiuti nel suo primo mandato.
Il programma politico della campagna presidenziale di Donald Trump si chiama Agenda 47 ed è articolato in una serie di proposte che toccano ogni ambito della società americana, molte delle quali per essere approvate richiedono un voto del Congresso, altre invece potrebbero essere promulgate tramite ordini esecutivi.
In economia Trump propone un forte taglio delle tasse e delle normative federali introducendo dazi sui beni esteri, nella speranza di stimolare la produzione manifatturiera americana, oltre a politiche per contrastare l'inflazione. Potrebbe aiutarlo in questo ambito anche Elon Musk con il suo programma di taglio di due trillioni di dollari di spesa pubblica. Per il rilancio dell'economia è imprescindibile una politica energetica forte, per questo Trump vuole aumentare la produzione di gas e petrolio e gli Usa potrebbero di nuovo lasciare l'accordo di Parigi sul Clima.
Altro cavallo di battaglia è l'immigrazione con la volontà di vietare agli immigrati clandestini di ricevere qualsiasi beneficio, porre fine alla cittadinanza per nascita per i figli di immigrati clandestini, reintrodurre un «divieto di viaggio» da alcuni paesi, sospendere le ammissioni dei rifugiati, imporre «controlli rigorosi sui cittadini stranieri», bloccare le sovvenzioni federali alle città rifugio, chiudere il confine meridionale ai richiedenti asilo e sospendere i programmi sui visti, tra cui la lotteria dei visti e i visti familiari.
In politica estera l'obiettivo di «fermare le guerre» (in particolare in Medio Oriente e Ucraina) si unisce al contrasto alla Cina e alla volontà di far rispettare agli alleati europei l'impegno di pagare il 2% del proprio Pil in spesa militare.
Oltre al suo programma ufficiale, ci sono poi i suggerimenti del Project 2025, il progetto ideato dalla Heritage Foundation con l'obiettivo di fornire idee alla nuova amministrazione contenute nel testo «Mandate for Leadership: The Conservative Promise» realizzato da oltre 400 studiosi ed aperti politici.
Sebbene Trump abbia dichiaro di non ispirarsi al progetto dell'Heritage, in realtà sia per il peso della fondazione nel mondo conservatore sia per il coinvolgimento di figure autorevoli, è probabile molte proposte inserite nel documento verranno realizzate. Tra i principali temi esposti dall'Heritage c'è quello di mettere in sicurezza il confine, finire di costruire il muro al confine con il Messico ed espellere gli immigrati clandestini. Il project 2025 propone di de-militarizzare il governo federale aumentando la responsabilità e la supervisione dell'Fbi e del Dipartimento di Giustizia e di aumentare la produzione energetica americana per ridurre i prezzi dell'energia.
In ambito economico nel documento si suggerisce di ridurre la crescita della spesa pubblica per contrastare l'inflazione e rendere i burocrati federali più responsabili nei confronti del Presidente e del Congresso eletti democraticamente.
Tra i temi proposti a Trump c'è quello di migliorare l'istruzione trasferendo il controllo e il finanziamento dell'istruzione dai burocrati di Washington direttamente ai genitori e ai governi statali e locali e inoltre vietare ai maschi biologici di competere negli sport femminili. Un vasto (e ambizioso) programma, resta da capire quante di queste proposte riuscirà a realizzare il prossimo presidente, gli Stati Uniti e il mondo intero attendono di vederlo.
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