Anche l'ultimo dei Moicani, nel consiglio comunale di Taranto, ha alzato bandiera bianca. Francesco Nevoli, unico consigliere rimasto ai 5 Stelle dopo le dimissioni, lo scorso settembre, dell'altro consigliere Massimo Battista, ha annunciato su Facebook il suo addio al Movimento. "La mia esperienza da portavoce del Movimento 5 Stelle finisce qui: ho appena rassegnato le dimissioni da consigliere comunale. Ringrazio tutti coloro che hanno riposto (anche per un solo istante) fiducia nel mio impegno politico".
Cose che succedono, potrebbe dire qualcuno. Ma non a caso. Infatti, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche 2018, i candidati e i dirigenti del Movimento 5 Stelle avevano rassicurato la cittadinanza di Taranto che la promessa di riconvertire e bonificare l'area di Ilva sarebbe stata mantenuta. E invece, dopo la cessione dell'azienda ad Arcelor-Mittal a cui il leader politico pentastellato Luigi Di Maio si è opposto fino a un certo punto, la fabbrica che è stata a lungo di proprietà dei Riva è rimasta lì.
Con l'addio di Nevoli, nel consiglio comunale di Taranto la bandiera del Movimento 5 Stelle non esiste più. Cancellata, spazzata via dall'inganno con cui il popolo tarantino ha riposto la sua fiducia nei pentastellati tanto da votarli in massa alle politiche dell'anno scorso. Il partito di Grillo aveva preso addirittura il 50 per cento, con punte del 70 per cento tra gli operai.
Numeri enormi che si sono rapidamente sgonfiati. Gli elettori del M5S sono spariti, la base è in rivolta e l'attore tarantino Michele Riondino, non molto tempo fa, ha raccontato di essersi sentito "tradito" da Di Maio e compagnia. "Eppure mi sembravano un partito credibile...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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