Tav, Casaleggio su crisi di governo: "Non credo, però..."

Davide Casaleggio sulla Tav non ha dubbi: "Penso che la base del M5S abbia sempre espresso la propria opinione in modo univoco"

Tav, Casaleggio su crisi di governo: "Non credo, però..."

"Non sta a me dirlo. Non credo, però...", dice sibillinamente Davide Casaleggio, interpellato sull'ipotesi di una imminente caduta del governo Conte a causa delle divergenze sulla Tav.

"Penso che la base abbia sempre espresso la propria opinione in modo univoco su questo tema", chiosa il presidente dell'associazione Rousseau lasciando intendere che il Movimento non può cedere anche su una battaglia storica come la Tav. All'orizzone c'è la possibilità di dare parere favorecole a una "mini-Tav, ossia a un progetto low cost della tratta Torino-Lione che non prevede, per esempio, la costruzione della stazione internazionale di Susa. Ma, di fronte a una simile eventualità, il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, è stato netto: "È bene che si sappia che è una bufala perché o vuol dire solo spostare di due o tre anni in avanti i lavori, e questo non cambia la sostanza, o vuol dire tagliare fuori Torino e nello stesso tempo intasarla". E ha sottolineato: "Perché quando ci dovessero essere tutti i treni sulla linea storica, non possono passare i treni locali più i treni merci e i treni passeggeri internazionali". Il nodo dei bandi è quello cruciale: se non si fanno partire entro l'11 marzo si perdono 300 milioni di fondi europei. Ma da questo punto di vista il sottosegretario Edoardo Rixi, intervistato dal Corriere, si è detto sicuro che "alla fine si troverà una soluzione, perché far partire i bandi non significa che la Tav dovrà essere fatta secondo il progetto iniziale" e perciò si potrà negoziare in seguito sia con la Francia sia con Bruxelles "una revisione dell'opera che consenta di risparmiare risorse importanti".

E mentre spingono a favore della Tav sia il potentissimo governatore del Veneto Luca Zaia ("opera irrinunciabile" sia il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che vede "grande caos" sul tema, dal M5S arriva la smentita del sondaggio riservato pubblicato oggi dal Corriere secondo cui il 70% degli elettori grillini sarebbero favorevoli all'opera. Per i pentastellati i favorevoli sono "appena il 18%" e qualcuno starebbe facendo un "gioco sporco...". Gioco che prelude a una crisi di governo?

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