Tav, i 5S minacciano Conte "A casa? Nessun problema..."

Vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. Il grillino Buffagni: "Non buttiamo soldi per un'opera vecchia, pronti a lasciare"

Tav, i 5S minacciano Conte "A casa? Nessun problema..."

Mentre a Palazzo Chigi il governo si prepara alla "resa dei conti" sulla questione Tav, i Cinque Stelle minacciano di far saltare tutto se l'opera verrà realizzata.

"Io non mi occupo di trovare il compromesso", ha detto secco il sottosegretario agli Affari regionali Stefano Buffagni (in quota M5s) ad Agorà, "Detto ciò, se bisogna andare a casa perché noi non vogliamo buttare soldi per opere vecchie io non vedo il problema".

Ma il parlamentare della Lega, Claudio Durigon, anche lui ospite della trasmissione di RaiTre esclude una crisi di governo: "Secondo me troveranno una soluzione adeguata anche sul Tav come è stato trovato un po' su tutto", ha detto il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Stessa opinione di Emilio Carelli, parlamentare M5S che ha tutti gli uccelli del malaugurio che si immaginano, che sperano, che auspicano che sulla Tav cada questo governo, che non ci sia un accordo tra Lega e 5 Stelle purtroppo li devo smentire. L'accordo si troverà e quindi il governo non cadrà". Lo ha detto Emilio Carelli, parlamentare del Movimento 5 Stelle, ospite di "Agorà" su Rai Tre.

Intanto il premier Giuseppe Conte ha riunito i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro per i Trasporti e le infrastrutture Danilo Toninelli per esaminare il dossier e trovare un accordo che rispetti il contratto di governo senza scontentare le basi

dei due partiti di maggioranza. Accordo che per ora è stato solo rimandato: dopo un'ora il vertice si è concluso con un nulla di fatto e la decisione di lasciar congelati i bandi. Il premier ha però promesso che entro venerdì verrà trovata una quadra.

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