Misteri resistenziali

Tra le iniziative per l'80° anniversario della Liberazione, nel palinsesto di eventi del Comune di Milano, è stata buttata lì una nuova experience: la "City Escape Milano Resiste"

Misteri resistenziali
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Beh, visto che ormai ci siamo - anche se ogni giorno dovrebbe essere un 25 aprile! -, vogliamo gettare sul tavolo anche noi il nostro pedigree, che poi è quello di tutti: un nonno partigiano, uno indifferente, uno zio fascista, uno morto in Russia. L'Italia è un'unica grande famiglia.

Solo per dire che noi di fronte alla Resistenza ci alziamo in piedi, con commozione e orgoglio. La pacificazione, il valore della Libertà, il riscatto morale di un Paese, quelle cose lì. Ed è il motivo per cui ci indigna scoprire che tra le iniziative per l'80° anniversario della Liberazione, nel palinsesto di eventi del Comune di Milano, è stata buttata lì una nuova experience: la «City Escape Milano Resiste», «un gioco che invita cittadini e cittadine a ripercorrere i giorni cruciali della Resistenza attraverso una narrazione interattiva dallo stile coinvolgente». Wow! E come funziona? Attraverso un'apposita web app i giocatori seguono una trama «avvincente» (c'è scritto così) esplorando vie e piazze legate alla lotta partigiana, «interagendo via chat con figure storiche, raccogliendo informazioni» e «risolvendo enigmi ispirati a documenti, luoghi e personaggi di quell'aprile 1945». La Liberazione come un reality show.

E a proposito di enigmi. Ci auguriamo che il gioco sia utile a risolvere il grande mistero.

Quello di una Nazione in cui per vent'anni furono tutti fascisti e all'indomani di Piazzale Loreto non lo era più nessuno. Quando Oreste Del Buono, con disincantata ironia, commentò: «Va a finire che a Piazza Venezia quel giorno c'eravamo solo io e Montanelli».

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