MilanoForse un ladro d'arte, forse solo un turista in cerca di emozioni, sicuramente qualcuno che ha pianificato e poi eseguito con freddezza il furto nientemeno che al Castello Sforzesco. Sabato mattina il nostro «Mister X» ha puntato tre tavolette del Quattrocento, posto in un angolo cieco delle telecamere, quindi atteso che nessuno vedesse per tranciare i supporti. Una volta staccate, ha nascosto le opere, piccolo formato, in una borsa o sotto la giacca e se n'è andato insalutato ospite. Il colpo, verrà scoperto solo alle 15 e denunciato alle 20, dopo aver verificato che le tavolette non fossero state riposte in magazzino.
Una doccia gelata per Giuliano Pisapia, altro che il modaiolo «ice bucket challenge» con cui divertirsi in rete, che si è visto soffiare con eccessiva facilità da sotto il naso, quello fisico dei custodi e l'elettronico di telecamere e sensori, tre opere d'arte. «Magari chiamarle opere d'arte è un po' troppo - spiega Francesca Tasso, curatrice del museo - diciamo di ottimo artigianato, prodotte nel '400 tra Mantova e Cremona. Di ridotte dimensioni, 25 per 25 centimetri, raffiguravano figure umane ed erano destinate ad arredare i cassettoni dei soffitti di qualche agiata casa patrizia. Difficile dare loro un valore. Sono assicurate per 25mila euro l'una, una cifra che rappresenta il valore museale. Da un antiquario credo non possono superare insieme le 10/15mila».
Regalate nell'Ottocento al Comune da un privato, fanno parte di una collezione di 32 pezzi, sei dei quali esposti appunto al museo di Castello Forzesco: una in una teca con una servizio di posate d'argento, due su un pannello, le tre rubate su un secondo supporto un po' nascosto dallo sguardo dei visitatori e telecamere.
Il ladro ha agito tra le 9 del mattino quando viene fatto il primo giro e le 15 quando un custode ha notato chiodi e fil di ferro senza nulla appeso. Chi ha agito dunque aveva portato con se delle pinze. Nessun problema per nasconderle: il museo non impone il divieto di entrare con borse e zaini, visto che non custodisce tesori inestimabili.
La direzione dello Sforzesco, incredula, per un bel po' ha cercato le opere in qualche magazzino, poi si è rassegnata al peggio e solo alle 20 ha denunciato il furto. Difficile immaginare che fine possano fare: forse finiranno da qualche antiquario disinvolto, forse adorneranno la casa dello stesso ladro, dal momento che non si esclude sia stato il colpo di un appassionato d'arte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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