"Il territorio è fuori controllo. Colpe anche da Schlein e Bonaccini"

La candidata del centrodestra: "Il cambiamento climatico non può giustificare certo immobilismo"

"Il territorio è fuori controllo. Colpe anche da Schlein e Bonaccini"
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Elena Ugolini, 65 anni, ex sottosegretario alla Pubblica istruzione (governo Monti), professoressa di filosofia e preside di liceo, riminese, quattro figli. È lei la candidata del centrodestra alle elezioni regionali in Emilia Romagna. Non appartiene a un partito.

Dottoressa, l'Emilia Romagna è rossa dal 1970, cioè da quando esistono le Regioni. Lei pensa di poter essere la donna che rompe l'incantesimo e riporta l'Emilia a destra?

«Penso che il progetto civico sia il progetto giusto e necessario perché dopo oltre cinquant'anni ci sia un cambiamento nella nostra Regione. Il campo largo ospita i nemici della crescita economica e del lavoro. La nostra Regione e il suo sviluppo economico, le sue industrie e i suoi imprenditori, subiranno una battuta d'arresto se dovessero vincere i 5 stelle e i compagni della Salis».

Qual è il progetto?

«Il mio slogan elettorale è La persona al centro perché in questa Regione i bisogni e le aspirazioni delle persone non sono più ascoltate dalla politica».

Parliamo delle alluvioni: si potevano evitare disastri che sono avvenuti?

«Sicuramente, da trent'anni anni non è stata fatta la manutenzione dei fiumi e degli affluenti, sono state abbandonate le aree montane interne da cui si staccano le frane e scendono in pianura valanghe d'acqua. Non sono state fatte le opere infrastrutturali necessarie e non sono stati spesi i soldi destinati a questo».

Sono grandi le colpe di Bonaccini e Schlein?

«Sono le colpe di chi ha governato un territorio pensando ad altro. Schlein, ha dimostrato di non aver realizzato nulla negli anni in cui è stata chiamata ad amministrare il proprio territorio. È lei che aveva la responsabilità della cura del territorio e l'ha fatto rimandando indietro 50 milioni per la manutenzione dei corsi d'acqua. Bonaccini ha fatto il resto».

Venerdì finalmente è arrivata la verità sui buchi nel bilancio della sanità e sui fondi dedicati alla manutenzione del territorio mai spesi

«Sì, la Corte ha evidenziato un disavanzo di un miliardo di euro sulla Sanità, coperto solo con fondi occasionali. Questo significa che in futuro non è scontato che questi fondi possano coprire i debiti. Altre criticità riguardano la gestione dei fondi e delle opere per far fronte all'alluvione: meno del 10% delle risorse stanziate sono state effettivamente impegnate, mentre i lavori affidati sono stati rendicontati in modo lacunoso».

Il cambiamento climatico è colpa dello sviluppo?

«Il cambiamento climatico è un fatto. Ma non può essere un alibi per l'immobilismo. Basta ideologie. Il nostro compito è difendere il territorio. In questi ultimi 30/40 anni, per inseguire le ideologie, questa Regione non ha governato il territorio. Non lo ha difeso. Ora paghiamo il conto»

Lei non è una donna di partito. Il centrodestra è compatto dietro la sua candidatura?

«Sì, i tre leader mi hanno dato fiducia condividendo la prospettiva di metodo e i contenuti. Vedo invece molti problemi nel centrosinistra: Matteo Renzi e Giuseppe Conte che litigano come bambini, poi c'è la Salis e compagni che vogliono occupare le case».

Cosa pensa del suo avversario De Pascale?

«Lo rispetto come persona, perché alla base della mia cultura c'è sempre il rispetto umano. È molto bravo nell'eloquio e nel dire a chi lo ascolta quello che vuole sentirsi dire».

E del sindaco Lepore?

«La nostra città con Lepore è fuori controllo. I cittadini sono stanchi di proclami. Abbiamo bisogno di fatti».

L'autonomia differenziata avvantaggerà l'Emilia-Romagna?

«Darà sicuramente modo di gestire meglio e con più responsabilità le risorse che avranno a disposizione i territori, ma dipende da chi la userà. Penso possa rappresentare un plus per tutte le Regioni se riusciremo a garantire la sfida della coesione nazionale».

I rapporti col governo possono migliorare?

«Il governo Meloni ha sempre lavorato

con i territori a prescindere dall'appartenenza politica dei singoli amministratori. Tuttavia, credo che lavorare con un governo che ha la nostra stessa visione su tanti temi possa essere un vantaggio per l'Emilia-Romagna».

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