Test per studenti e professori. Ma la sicurezza è "a campione"

La bozza per l'avvio dell'anno scolastico prevede anche il medico in ogni scuola. Ribadito il via delle lezioni il 14

Test per studenti e professori. Ma la sicurezza è "a campione"

Test sierologici ma a campione e un medico per ogni scuola. Sono i primi provvedimenti che cominciano a prendere forma in quella che è ancora una bozza del protocollo di intesa tra il ministero e i sindacati per la ripresa della scuola post Covid. E se la storia infinita dei banchi prosegue con il fornitore che ha deciso di non partecipare alla gara, il ministro Azzolina ha ribadito ancora una volta che la data di inizio sarà il 14 settembre. Una linea guida, come molte altre, che si scontra con le varie autonomie, regionali ma anche dei singoli istituti. Così mentre infuria la polemica su 14-sì-14-no, si sa già che ci sono scuole che ripartiranno il 7 settembre e altre il 24.

Test sierologici e medico

La bozza in discussione prevede che al personale scolastico, docente e non docente, venga effettuato il test sierologico prima dell'inizio delle lezioni. Il problema è che non sarà obbligatorio ma verrà fatto «su base volontaria» lasciando quindi alla discrezione dei singoli la scelta. Agli studenti saranno invece effettuati test ma «a campione» con cadenza periodica. Anche in questo caso i test, gratuiti, dovrebbero essere su base volontaria e da effettuare in centri appositi. Quanti saranno davvero coloro che vorranno sottoporsi al test? E i «campioni» difficilmente garantiranno la fotografia più nitida e quindi sicura della situazione. Non solo. Il ministero si sarebbe impegnato a garantire la presenza di un medico in ogni scuola «per la sorveglianza sanitaria». Una promessa che dovrà però fare i conti con il numero dei camici bianchi in Italia, ridotto all'osso come abbiamo avuto modo di sperimentare durante l'emergenza.

Misurazione temperatura

È stata prevista la possibilità (e quindi non l'obbligo) di misurare la temperatura al personale scolastico, prima dell'ingresso. La bozza prevede, che «sarà il dirigente scolastico a individuare e formare il personale addetto. Chi è risultato in passato positivo al Covid, dovrà presentare una certificazione medica da cui risulti l'avvenuta «negativizzazione» del tampone.

Mascherine

Per chiunque entri a scuola è obbligatorio l'utilizzo delle mascherine. Per quanto riguarda gli studenti invece nella bozza si ricorda che il Comitato Tecnico Sanitario si esprimerà nell'ultima settimana di agosto sull'obbligo o meno. «Per i DPI - cioè le mascherine, come riporta la bozza - devono essere individuati dispositivi adeguati all'attività svolta nel rispetto del rispetto psicofisico e delle diverse fasce di età». Sarà il dirigente scolastico a doversi occupare anche di questo aspetto predisponendo «specifici regolamenti» a seconda della scuola e organizzando postazioni di smaltimento delle mascherine utilizzate.

Ingressi

L'accesso agli spazi comuni deve essere «contingentato». Dovrà essere prevista «una ventilazione continua dei locali, per il tempo limitato allo stretto necessario e con il mantenimento della distanza di sicurezza». Per questo spetterà sempre al dirigente scolastico, «sentiti gli organi collegiali della scuola e le rappresentanze sindacali», di valutare l'opportunità di rimodulare le attività didattiche nelle aule, eventualmente alternando le presenze degli studenti con lezioni da remoto».

Palestre e laboratori potranno essere utilizzate anche per lo svolgimento di altre attività didattiche. Mentre nella mensa dovrà essere rispettato il distanziamento sociale, se necessario, anche con fasce orarie differenziate per i pasti.

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