A Palermo una scritta intimidatoria recita "Traditore della Sicilia". Uno striscione eloquente comparso in un manifesto elettorale di Igor Gelarda, candidato della Lega alle europee del 26 maggio nel collegio Sicilia e Sardegna. Ed è subito scontro tra la Lega i 5 stelle. "La Lega opera ed agisce sui territori con i suoi uomini e le sue donne migliori; intimidazioni di questo tipo non ci spaventano", dice Stefano Candiani, commissario della Lega in Sicilia e sottosegretario al ministero dell'Interno: "Casomai ha tradito la Sicilia chi non si è preso cura delle strade, degli ospedali e del territorio, non certo chi con caparbietà, come i candidati della Lega, si spende giornalmente per la propria terra. Il fatto che tramite la Lega possano essere eletti siciliani veri, determinati a cambiare la politica malandata che malgoverna la Sicilia, intimorisce perché farà vedere a chiare lettere la differenza tra chi ama veramente la propria terra e chi una volta eletto invece la tradisce per opportunismo".
Ad appoggiare Gelarda ci ha pensato il coro dei candidati sindaco della Lega che il prossimo 28 aprile correrà in diverse città siciliane: Giorgio Randazzo a Mazara del Vallo; Oscar Aiello a Caltanissetta; Giuseppe Romanotto a Monreale; Giuseppe Spata a Gela. "Questo clima di odio non fermerà la Lega - dichiarano gli esponenti della Lega - È invece il segnale che siamo sulla giusta strada, e che realmente una parte della Sicilia è pronta a voltare pagina". Intanto la Lega conquista sempre più consenso: l'ultimo in ordine di tempo arriva dal piccolo comune Chiusa Sclafani, il paese più leghista dell'isola.
Pronta la replica del Movimento 5 stelle che accusa lo stesso Gelarda del suo passato politico. "Nel messaggio rivolto da ignoti al leghista Gelarda non vediamo un'intimidazione, ma una constatazione dei fatti. Chi vota o sostiene la Lega nord non può essere amico della Sicilia. Gelarda ha certamente tradito i propri elettori abbandonando il Movimento 5 Stelle e passando al partito di Salvini - affermano Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo, consiglieri comunali a palazzo delle Aquile del M5s". L'addio ai pentastellati è arrivato lo scorso mese di luglio, dopo mesi di spaccature e avvicinamenti e poi la definitiva frattura che ha portato all'addio al gruppo dei grillini. "Ancora aspettiamo le sue dimissioni dal Consiglio comunale, così come prometteva prima di essere eletto con i voti del Movimento - aggiungono Lo Monaco e Randazzo - Gelarda rappresenta perfettamente il prototipo del vecchio politico navigato, capace di tutto pur di prendere consenso, persino di smentire se stesso, per esempio quando attaccava i vecchi partiti come la Lega o quando biasimava quei politici che cambiavano casacca proprio come oggi ha fatto lui. La solidarietà l'esprimiamo a quegli elettori traditi che hanno perso un voto votando lui".
Gelarda dal canto suo si dice tranquillo e sereno, sa di potersi giocare le sue carte alle prossime elezioni e aspetta di vedere l'impatto che avrà la Lega alle prossime
amministrative. "Non farò un passo indietro di fronte a questo rancore - dice - perché so che la gente perbene sta dalla nostra parte". Alle elezioni mancano cinque settimane ma la tensione è già ai massimi livelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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