San Severo (Foggia) Una grossa gabbia verde, posata sulla terra di un uliveto. È qui che gli agenti dei carabinieri forestale sperano di trovare la pantera nera che ormai da quasi due settimane si aggira nella provincia di Foggia. Siamo alla periferia di San Severo, qui i veterinari della Asl hanno deciso di posare la trappola che, grazie all'esca di carne, dovrebbe attirare il grosso felino e fermarlo. Seguiamo una delle tante battute di ricerca che in questi giorni stanno impiegando militari ed esperti del servizio sanitario. Mentre ci inoltriamo attraverso una stradina sterrata, per una verifica di routine, arriva una nuova segnalazione. Il proprietario di una cava di pietre nella vicina Apricena racconta di aver scoperto una serie di impronte all'interno della sua azienda. Insieme con gli agenti corriamo a verificare. La forma di grosse zampe è ancora impressa su una collinetta di sabbia bianca. Anche i veterinari ammettono: «Questa potrebbe essere davvero la pantera».
La conferma arriva poco dopo, grazie alle immagini registrate da una telecamere di video sorveglianza. Risalgono al 18 gennaio e mostrano chiaramente, anche se da lontano, un grosso animale nero mentre corre, attraversa una strada con due balzi, e poi riprende la sua fuga attraverso il prato. «Purtroppo il video risale a quattro giorni fa spiega il tenente colonnello dei carabinieri forestale, Marcella Fanelli -. In questi giorni riceviamo moltissime segnalazioni, e le controlliamo sempre perché nulla può essere lasciato al caso. Ma è necessario che siano tempestive». Poco lontano c'è un'azienda agricola, il proprietario chiama i medici della Asl perché il suo cane dice mostra evidenti segni di morsi.
Per gli agenti le ricerche riprendono. Come ogni giorno in queste settimane: a ogni telefonata, allerta, video postato sui social network seguono le verifiche con le quali si spera di rintracciare l'animale. Del quale però non esiste ancora un avvistamento ufficiale. «Nessuno fra forze dell'ordine e veterinari lo ha avvistato prosegue Fanelli -. Per questo dobbiamo essere cauti, senza però tralasciare alcuna segnalazione. Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza delle persone, ma anche l'incolumità di questo felino».
Nel frattempo, però, da queste parti è esplosa la psicosi. Quasi chiunque giura di aver visto una macchia nera correre fra i cespugli. Tutto è cominciato lo scorso 15 gennaio, quando il proprietario di un'azienda che produce fuochi pirotecnici a San Severo si è trovato faccia a faccia con la pantera. «Ero all'ingresso ricorda Nicola Chiarappa -, l'ho vista mentre era ferma sul piazzale accanto al fabbricato. Erano le 15.30 e c'era ancora luce. All'inizio ho pensato che fosse un grosso cane nero, poi quando mi sono avvicinato si è voltata. Aveva due occhi gialli, enormi. Era chiaramente una pantera». Pochi secondi dopo l'animale è saltato sul tetto di un'auto e da lì ha superato la recinzione, per raggiungere la campagna. Da quel giorno gli avvistamenti si sono ripetuti di continuo. In una campagna poco lontano, alcuni cittadini hanno ripreso con il cellulare un animale nero di grandi dimensioni. Il video è diventato virale e i carabinieri forestale spiegano che proprio in quel punto sono state trovate alcune impronte. Il giorno successivo l'animale sarebbe stato visto a ridosso di alcuni palazzi alla periferia di San Severo. Anche in questo caso sono state diffuse immagini sgranate, ma verosimili.
Successivamente in un'altra campagna è stata trovata una capra sgozzata. «Una possibile preda», dice Fanelli. Che adesso viene sottoposta a esami molecolari. Nel frattempo la psicosi cresce. E la pantera diventa sempre più un giallo.
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