Dopo oltre due anni di pandemia, il 30 aprile scade l'ultimo decreto contenente le misure per constrastare il Covid-19. Addio al Green Pass e obbligo di mascherine al chiuso solo in alcuni casi. Sarebbero queste le nuove misure sul tavolo. Oggi, la maggioranza si è riunita a Palazzo Chigi e in questi giorni dovrebbe sciogliere i nodi su lavoro, scuola e luoghi chiusi, in relazione alle norme legate alla pandemia da nuovo coronavirus. Secondo quanto riporta Ansa, a stabilire le nuove regole dovrebbe essere un emendamento al decreto legge del 24 marzo scorso, che ha sancito la fine dello stato di emergenza. Ma, nell'attesa che il testo diventi legge, sarà necessaria un'ordinanza "ponte" del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Green Pass
"Dal primo maggio si archivia definitivamente la stagione del Green pass". A dichiararlo era stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che in un'intervista a RaiNews24 ha anticipato l'addio alla certificazione verde, che ha accompaganto gli italiani negli ultimi mesi. Dopo l'obbligo del Green Pass rafforzato per accedere ai luoghi pubblici, il governo sembra annunciare un cambio di direzione, in considerazione dell'andamento dell'epidemia e, a partire dal primo maggio, la certificazione non dovrebbe essere più richiesta. Solo due le eccezioni: "Le Rsa e gli ospedali", ha precisato Costa.
Mascherine
Dovrebbero cambiare anche le regole sulle mascherine. Dopo due anni di restrizioni, il loro uso era stato eliminato all'aperto e ora si dovrebbe procedere all'abbandono del presidio anche in alcuni luoghi al chiuso. Ma, nonostante la possibile eliminazione dell'obbligo, verrà mantenuta una forte raccomandazione per proteggersi in casi di assembramento. "Credo che sia giunto il momento di dare fiducia agli italiani e passare alla forte raccomandazione per la mascherina al chiuso, passando con la proroga di un mese per l'obbligo, in modo da arrivare a un'estate senza restrizioni", aveva dichiarato Costa a SkyTg24. La conferma di un'estate senza obbligo di mascherine era arivata anche da sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ha spiegato la probabile proroga del sistema di protezione solamente in alcuni contesti al chiuso.
Mezzi pubblici, ospedali e Rsa
L'uso delle mascherine al chiuso scade il 30 aprile. Il nuovo provvedimento dovrebbe, però, prorogare l'obbligo in alcuni casi, lasciando l'utilizzo dei presidi sui mezzi di trasporto pubblico, come treni, aerei e bus, ma anche negli ospedali e nelle Rsa. Il mantenimento della misura protettiva è stato annunciato da Sileri, che aveva esposto all'Ansa la possibilità di una proroga all'obbligo in alcuni casi. Ma la proroga, ha rassicurato, "sarebbe di qualche settimana, in assenza di cambiamenti della situazione epidemiologica legata al Covid-19".
Scuola e lavoro
Una distinzione tra pubblico e privato dovrebbe interessare le misure da adottare sul lavoro. Nel primo caso, si vedrebbe ancora l'obbligo di mascherina, mentre nel privato dovrebbe essere il datore di lavoro a decidere, in base alle condizioni di lavoro e al contatto o meno con il pubblico. A scuola, invece, dovrebbe rimanere l'obbligo di mascherina fino al termine dell'anno scolastico, viste le poche settimane che mancano alla fine della scuola.
Cinema e teatro
Addio al presidio presidio, invece, nei negozi e nei
ristoranti, anche al chiuso e per mangiare al tavolo. Sarebbero queste le novità che attendono gli italiani a partire dal primo maggio. Per cinema, teatri e per gli eventi sportivi, invece, si punta a una proroga di un mese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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