Travaglio fa mobbing a una sua giornalista?

Sandra Amurri che non scrive più da mesi sul Fatto quotidiano e ha perso pure una causa con Calogero Mannino...

Travaglio fa mobbing a una sua giornalista?

"A chi mi chiede, qui, in posta privata, su twitter, se sono stata licenziata, se sono andata in pensione visto che non mi legge più rispondo: non sono stata licenziata, non sono andata in pensione, non posso negare che non scriva e ciò non avviene, certamente, perché mi sia macchiata di qualche peccato". Sandra Amurri, con un post su Facebook, spiega ai suoi lettori il motivo di inattività sulle pagine del Fatto quotidiano da quando Marco Travaglio ha preso il posto di Antonio Padellaro come direttore.

"Non ho mai scritto - continua la Amurri - una sola parola in 30 anni di questo mestiere per trarne un vantaggio personale e sfido chiunque a dimostrare il contrario. E non ho mai offeso un collega, a prescindere dalla sua qualifica, così come non ho mai assunto comportamenti pubblici che potessero contraddire la mia etica e il mio dovere professionale". E infine arriva la stoccata finale: "Ho un grande vizio che non riesco a togliermi, rafforzato dalla libertà- un lusso che, credo di potermi concedere-di non rinunciare mai ad esprimere le mie opinioni e a difendere con i denti la mia dignità, mia unica ricchezza. Poi per il resto sono una persona con mille difetti, ad esempio, "odio gli indifferenti". Il FQ, giornale che credo di poter umilmente dire di aver contribuito a far nascere, ha un direttore, dovete chiedere a lui".

La Amurri, che da mesi è ai ferri corti con Travaglio, risponde poi anche a qualche commento spiegando "di non aver subito alcun provvedimento disciplinare" e precisa: "Non vi ho chiesto di firmare una petizione in mio favore, mi sono solo limitata a rispondere a quanti mi chiedevano perché non mi leggono che non ho commesso alcun reato, alcun peccato di ordine morale o deontologico, e di porre la domanda al direttore. Visto che non potevo continuare ad ignorarvi per rispetto nei vostri e nei miei confronti". Una diatriba con il direttore che va avanti da mesi, resa pubblica con costanti sfoghi sul proprio profilo personale, ma ieri la Amurri ha voluto anche ringraziare Sabina Guzzanti che da giorni ha indetto una raccolta fondi sul sito buonacausa.org con l'hastag #iostoconSandra per aiutarla a pagare i 15mila euro di risarcimento all'ex parlamentare Calogero Mannino.

Il vecchio esponente della diccì, infatti, parlò di "menzogna organizzata" e definì la Amurri una "mitomane" aver riportato una sua conversazione privata riguardante il processo sulla Trattativa Stato-Mafia. I due sono finiti in tribunale ma a vincere la causa è stato Mannino, a testimoniare il brutto periodo per la Amurri.

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