Tre morti per la valanga "annunciata"

Distacco dalla parete Est della Punta Valgrande: il bollettino dava "rischio marcato"

Tre morti per la valanga "annunciata"
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Un velista, prodiere di Mascalzone Latino e con una carriera internazionale, un frontaliere appassionati di sport e un titolare di autoscuola storica. La montagna unisce nella passione anche vite molto diverse, ma purtroppo, nel caso dei tre amici di Verbania e Ghiffa, sa anche spezzarle per sempre. Matteo Auguadro, 48 anni, Gaudenzio Bonini di Ghiffa, 65 anni, e Matteo Lomazzi di Verbania, 34 anni erano innamorati dei monti come del mare: sono tutte piemontesi le tre vittime della valanga che ieri, intorno alle 12.30, si è staccata dalla cresta est di punta Valgrande, una cima molto ambita dagli scalatori perché tocca 2850 metri di quota, regalando un panorama unico fra il Devero, la val Divedro con l'alpe Veglia, il Sempione e la Svizzera.

Sotto la val D'Ossola e 500 metri di un canale ripido e roccioso che i tre amici stavano percorrendo, ormai solo con i ramponi, per arrivare forse in cima o poco oltre il punto dove era stato necessario lasciare gli sci e proseguire a piedi. Il bollettino valanghe era di livello 3, soprattutto oltre i 2100 metri: nella scala del pericolo significa «marcato». Indubbiamente le forti nevicate degli ultimi giorni e il vento avevano reso proprio creste e canaloni ancora più insidiose e instabili.

«Per questo se si decide di muoversi anche con livello 3, è necessario valutare molto bene ogni pendio e l'esposizione di ogni versante dove potrebbero crearsi delle micro situazioni anche più pericolose», spiega il maresciallo della guardia di Finanza Giuseppe Randine, a cui sono state affidate le indagini nel fascicolo aperto dalla Procura. I tre escursionisti sono stati travolti quando erano a circa quota duemila. Da lì sono stati trascinati a valle per 300 metri, ma non sommersi: la loro morte, infatti, è apparsa più dovuta ai traumi della caduta e dell'impatto con le rocce che non al soffocamento. A dare l'allarme sono stati altri due escursionisti e amici, ora ricoverati sotto choc ma illesi, che seguivano e che sono stati solo sfiorati dal soffio di morte della valanga. I due sono riusciti a ridiscendere e cominciare la ricerca dei tre sfortunati compagni, grazie alla ricetrasmittente Artva. Uno di loro, infermiere, ha provato a prestare i primi soccorsi in attesa dell'arrivo, imponente, dei soccorsi. Sul posto è intervenuto l'elisoccorso del 112 da Borgosesia mentre le operazioni di ricerca a piedi sono state gestite dal Soccorso alpino Valdossola, anche con le unità cinofile e il supporto di un altro elicottero degli uomini della guardia di finanza e delle forze dell'ordine arrivate da Varzo e Trasquera, alle pendici del passo del Sempione.

«Erano tutti esperti. Stavano risalendo il canale dove c'era una traccia di qualcuno passato in precedenza, ma sono stati travolti dalla valanga», spiega il responsabile del Soccorso Alpino della delegazione Valdossola, Matteo Gasparini.

Auguadro, che lascia moglie e due figlie piccole, era laureato in Economia; fra il 2005 e il 2007 era stato prodiere dell'equipaggio di Mascalzone Latino, all'Americas Cup. Bonini era titolare di un'autoscuola mentre Lomazzi era frontaliere, appassionato anche di bici. A Verbania sarà proclamato il lutto cittadino.

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