Tre "No" di Biden da Varsavia. "Con Kiev per la democrazia"

Il presidente americano dopo il discorso di Putin: "Gli autocrati non vanno accontentati, ma combattuti"

Tre "No" di Biden da Varsavia. "Con Kiev per la democrazia"

«L'Ucraina non sarà mai, mai una vittoria per Mosca, e noi non ci stancheremo di sostenerla». A un anno dall'invasione della Russia, Joe Biden avverte Vladimir Putin dal Castello Reale di Varsavia che non avrà la meglio. E questo a poche ore dopo il discorso dello zar del Cremlino alla nazione. Per il presidente americano l'impegno di Washington con la Nato e dl'Ucraina è una battaglia per la libertà contro l'autocrazia, perché in questa guerra non c'è solo in gioco il successo e la sopravvivenza del paese, ma l'ordine internazionale basato sulle regole, i principi di sovranità e integrità territoriale, i valori fondamentali di indipendenza, democrazia, libertà.

«Kiev resiste, è forte, orgogliosa, e soprattutto è libera», ha assicurato Biden dalla capitale polacca, dove ha incontrato il presidente Andrzej Duda, all'indomani della visita a sorpresa in Ucraina da Volodymyr Zelensky. «Il sostegno a Kiev è solido come una roccia e difendere ogni centimetro del territorio della Nato è un impegno sacro, ogni attacco contro uno di noi è un attacco a tutti», ha ammonito citando l'articolo 5 dell'Alleanza. «L'Europa è stata messa alla prova, ma noi continueremo a difendere la democrazia a tutti i costi. Putin pensava che ci saremmo arresi, sbagliava», ha detto ancora, sottolineando che le democrazie del mondo hanno risposto all'invasione dell'Ucraina e «si sono rafforzate, non indebolite». Il leader del Cremlino «dubita ancora della nostra capacità di resistere, ma il nostro sostegno all'Ucraina non vacillerà, la Nato non sarà divisa e non ci stancheremo - ha affermato - Gli autocrati non vanno accontentati, vanno combattuti».

Il presidente Usa ha ribadito pure che «l'Occidente non voleva attaccare la Russia come ha detto Putin oggi, ma la guerra è una sua scelta, ogni giorno che il conflitto continua è una sua scelta». Tuttavia, «un dittatore deciso a ricostruire un impero non sarà mai in grado di alleviare l'amore per la libertà del popolo, la brutalità non potrà mai schiacciare la volontà dei liberi. Biden ha accusato direttamente la Russia di aver commesso crimini contro l'umanità «senza vergogna»: hanno usato lo stupro come arma di guerra e rubato bambini ucraini, tutto ciò è «ripugnante». «Putin credeva di essere un duro, ma si è scontrato con la volontà di ferro» dell'America, ha detto il presidente, ribadendo che «gli Stati Uniti e i loro alleati annunceranno nuove sanzioni contro Mosca questa settimana».

Poco prima del suo intervento al Castello di Varsavia, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha spiegato che il discorso di Biden non «è stato studiato per un confronto testa con testa», «non è una gara di retorica con qualcuno», ma è «un'affermazione di valori, di una visione del mondo che vogliamo costruire e difendere». Di certo, tuttavia, è stato un durissimo e costante attacco a Putin, pur senza fare menzione dell'annuncio del presidente russo che sospenderà il trattato per il controllo delle armi nucleari New Start. Nel suo incontro con Duda, il comandante in capo ha sottolineato che «per la sicurezza dell'Europa gli Stati Uniti hanno bisogno della Polonia e della Nato, e la Nato è più forte che mai». «La visita di Biden è per noi un segnale di sicurezza estremamente importante, un segnale di responsabilità che gli Stati Uniti si assumono per la sicurezza dell'Europa e del mondo», ha commentato l'ufficio del leader polacco.

Mentre il consigliere presidenziale ucraino Mychailo Podolyak, parlando degli interventi di Putin e Biden, ha affermato: «Bianco e nero. Morto e vivo. Il passato e il futuro. Il declino di Putin e il dominante Biden. Due discorsi che mettono ogni cosa al suo posto».

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