Trivelle, Emiliano fa le barricate: "Ricorso contro il via libera"

La Regione Puglia farà ricorso contro il decreto Aiuti quater del governo Meloni. Lo ha deciso Michele Emiliano, che già convocò e perse il referendum contro lo sblocca-trivelle di Renzi

Trivelle, Emiliano fa le barricate: "Ricorso contro il via libera"

La Regione Puglia farà ricorso contro il decreto Aiuti quater del governo Meloni. Lo ha deciso Michele Emiliano, che già convocò e perse il referendum contro lo sblocca-trivelle di Renzi, oltre ad aver perso in tutte le sedi fino alla Corte di Giustizia Ue i ricorsi contro le estrazioni. E accusa il governo di colpire l'ambiente mentre lui, per non lasciare i rifiuti per strada, continua a firmare ordinanze urgenti per aumentare la capacità delle discariche.

Ad annunciare il ricorso è stata il presidente del consiglio regionale Capone, reduce della presentazione di Elly Schlein a Lecce: «Noi pugliesi siamo nati col mare dentro ed è per questo ci opporremo con tutte le nostre forze al decreto di Natale del governo Meloni. E invece per una vera transizione serve una redistribuzione sociale e l'accompagnamento di quei lavoratori che oggi sono occupati in settori inquinanti», dice il presidente del consiglio della Puglia, tra le regioni con più alto tasso di disoccupazione e cassa integrazione, cui l'attuale amministrazione targata Pd e 5 stelle vorrebbe aggiungere gli esuberi di un'Ilva chiusa e persino del settore energia. A lei si aggiunge l'assessore all'ambiente Maraschio: «Le trivelle sono una minaccia serissima al mare del Salento. Scienziati di tutto il mondo si sono espressi da tempo sulla pericolosità per l'ecosistema marino di queste attività estrattive». Quali scienziati? Forse si riferisce al geologo televisivo Mario Tozzi, che ieri sulle pagine pugliesi diceva che le trivelle causano subsidenza come a Venezia e a Ravenna. Gli ha risposto Giuseppe Zollino, responsabile Energia di Azione: «I giacimenti di gas stanno a profondità tali da non indurre alcuna subsidenza. Lo sprofondamento nel Polesine era dovuto a estrazione incontrollata di acqua salmastra a bassa profondità». E nulla centrano con le estrazioni dai giacimenti fossili, che se non li pompa l'Italia vengono comunque trivellati da Croazia e Grecia.

Ma questo l'assessore di Emiliano non lo sa: «Il mare Ionio e il mare Adriatico hanno un ruolo cruciale perché regolano i regimi correntizi di tutto il Mediterraneo, acquisendo una importanza che va ben oltre la loro valenza geografica. Si tratta di un mare molto pescoso, che è una risorsa, a più livelli, per tutta la comunità pugliese e che ora è drammaticamente minacciato dalle trivelle». Sono le stesse cose che dicevano del Tap, che secondo Emiliano avrebbe fatto sparire pesci e turisti.

E invece la forza dei governi di buon senso che hanno superato la contrarietà del satrapo pugliese (che stranamente si oppone all'autonomia) hanno fatto sì che oggi arrivino 8 miliardi di metri cubi di gas in più e neanche un turista in meno a Melendugno, dove il tubo non si vede neanche.

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