Trovato morto Franco, ingannato per soldi da una finta Dua Lipa

Si è gettato nell'Adda. L'uomo, custode di uno stabile a Brera, era scomparso da 4 mesi. È stato vittima di una "truffa romantica"

Trovato morto Franco, ingannato per soldi da una finta Dua Lipa
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Sopraffatto dalla delusione amorosa e dalla vergogna. La prova del Dna purtroppo ha fugato ogni dubbio e, come si temeva, è del 59enne Gianfranco «Franco» Bonzi (nella foto) il cadavere ritrovato il 22 giugno da alcuni pescatori sul greto del fiume Adda nel comune cremasco di Crotta d'Adda. Si conclude così, nel modo più drammatico, la vicenda iniziata il 23 marzo quando il custode di un palazzo milanese in via Borgonuovo, a Brera, era uscito dallo stabile dove lavorava trascinando un piccolo trolley per poi sparire. L'ipotesi è che Bonzi si sia tolto la vita lanciandosi nell'Adda e che il fiume abbia poi riportato a galla il corpo diversi giorni dopo, anche se le verifiche investigative sono tuttora in corso. Da quel sabato di marzo comunque non si era più saputo nulla del 59enne che, andandosene, aveva però lasciato a casa telefono, documenti e carte di credito.

Nei giorni successivi, i familiari avevano sporto denuncia di scomparsa ai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso, che avevano cominciato a indagare su quello che da subito era stato rubricato come «allontanamento volontario». Come ricostruito dalla trasmissione tv «Chi l'ha visto?», sul profilo Facebook «Costellazione Bilancia» (ora reso privato) prima di non dare più notizie di sé l'uomo aveva lasciato un messaggio fin troppo esplicito sulle sue intenzioni suicidarie: «Questo è il mio ultimo post che pubblico e anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere». Il 59enne sarebbe rimasto vittima infatti di una «romantic scam», una truffa romantica, messa in piedi da una persona che si era finta innamorata di lui spacciandosi per la popstar britannica Dua Lipa. Alla fantomatica interlocutrice Bonzi avrebbe inviato denaro in due tranche da 2.500 euro ciascuna; da parte sua lei, che fino all'ultimo aveva fatto credere al custode di trovarsi all'interno di una storia affettiva reale, si sarebbe poi dileguata all'improvviso. «Franco era convinto del rapporto che aveva con quella persona, si è sentito tradito. Una delusione enorme» aveva spiegato un amico del custode. Luca, il figlio di Bonzi, intervistato da «Chi l'ha visto», aveva dichiarato che il padre aveva lasciato a casa un biglietto d'addio, chiedendo di non essere più cercato, sostenendo di non farcela più e di essere depresso.

«Mi aveva parlato di Dua Lipa e lo avevo messo in guardia, ma lui non capiva, era spaesato, si era rifugiato in lei» aveva raccontato il giovane, con gli occhi lucidi. Ora la certezza sull'identità di quel cadavere azzera le speranza di questa povera famiglia.

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