Trump persona dell'anno: "Rinascita politica mai vista"

Il tycoon su "Time". Biden, record di grazie presidenziali. Donald rilancia coi condannati dell'assalto a Capitol Hill

Trump persona dell'anno: "Rinascita politica mai vista"
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È Donald Trump, il rieletto presidente degli Stati Uniti, la «persona dell'anno» di Time per il 2024. «La sua rinascita politica non ha paralleli nella storia americana», scrive il magazine annunciando la scelta. E il tycoon festeggia suonando (come da tradizione) la campanella della Borsa a Wall Street circondato dalla moglie Melania, dalle figlie Ivanka e Tiffany, e dal vicepresidente in pectore JD Vance. Alle sue spalle, una gigantografia della copertina di Time. È la seconda volta che The Donald viene scelto come «persona dell'anno»: la prima fu nel 2016 dopo aver sconfitto alle elezioni per la Casa Bianca Hillary Clinton, e quest'anno ha battuto la rivale Kamala Harris e il suo grande sostenitore Elon Musk (nominato nel 2021), che erano nella rosa di dieci finalisti.

«In molti anni, questa scelta è stata difficile, non nel 2024. Da quando si è candidato alla presidenza nel 2015, forse nessun singolo individuo ha avuto un ruolo più importante di Trump nel cambiare il corso della politica e della storia», recita uno dei passaggi delle motivazioni di Time. «Oggi stiamo assistendo alla sua apoteosi. Sulla soglia della sua seconda presidenza, tutti noi, dai suoi sostenitori più fanatici ai suoi critici più ferventi, stiamo vivendo nell'era di Trump», continua la prestigiosa rivista ripercorrendo la sua prima controversa presidenza, la sua sconfitta nel 2020 e la sua storica rivincita da primato. «Ora - prosegue - osserviamo come membri del Congresso, istituzioni internazionali e leader globali si allineano ancora una volta ai suoi capricci. La giostra dei personaggi del mondo di Trump gira di nuovo. Questa volta, pensiamo di sapere cosa aspettarci. I sostenitori applaudono persino alle sue promesse di vendicarsi dei suoi nemici e smantellare il governo. Nel giro di poche settimane, tornerà nello Studio Ovale con le sue intenzioni chiare: dazi sulle importazioni, deportazione di milioni di persone e minacce alla stampa. Mettere Rfk Jr. a sovrintendere ai vaccini. Rischiare una guerra con l'Iran».

Da 97 anni Time sceglie la persona che «nel bene e nel male» ha fatto di più per plasmare il mondo nei precedenti 12 mesi, e nell'intervista alla rivista Trump parla a 360 gradi di questioni interne e di politica internazionale: sul fronte mediorientale, sottolinea che «Benjamin Netanyahu ha fiducia in me e sa che voglio la fine della guerra», senza tuttavia rivelare se il premier israeliano gli abbia dato garanzia sulla cessazione delle ostilità prima dell'inizio del suo mandato, come da lui richiesto. «La crisi in Medio Oriente sarà risolta, sarà più complicata della Russia e dell'Ucraina ma sarà risolta», assicura. E alla domanda sulla fiducia verso Bibi, taglia corto dicendo: «Non mi fido di nessuno». Il tycoon si dice poi «assolutamente contrario agli attacchi con missili in Russia. Stiamo solo intensificando questo conflitto e peggiorandolo. Penso che sia un errore molto grave, molto grave. Voglio raggiungere un accordo. Questa guerra non sarebbe mai dovuta iniziare. Putin non avrebbe invaso l'Ucraina se fossi stato presidente».

Trump parla anche della moglie Melania, affermando che sarà una first lady «molto attiva», ma non sempre davanti ai riflettori: «Lo sarà quando ce ne sarà bisogno. È molto amata dalla gente».

Il presidente uscente Joe Biden, intanto, ha

concesso ieri 39 grazie e la commutazione della pena a 1.500 persone, il più grande provvedimento di clemenza concesso in un giorno, spiegando che «l'America è stata costruita sulla promessa di possibilità e seconde chance».

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