Trump scatenato: «Caccerò i clandestini dagli Usa»

Donald Trump torna a far parlare di sé. Gli immigrati illegali, senza documenti «devono andarsene», ha detto ai microfoni di Chuck Todd dell'emittente Nbc in un'intervista condotta all'interno del suo jet privato. Il candidato presidenziale repubblicano è da settimane alla testa dei sondaggi che lo danno favorito tra i suoi 16 rivali di partito. In giacca blu, pantaloni e scarpe bianche, il magnate dell'immobiliare e celebrità televisiva è tornato a parlare di un tema con il quale, sin dalla sua discesa in campo a giugno, ha sollevato polemiche e controversie sia in campo repubblicano sia in campo democratico: l'immigrazione.

Al giornalista e conduttore di «Meet the Press», il candidato ha detto come, se eletto alla Casa Bianca, cancellerà l'ordine esecutivo firmato da Barack Obama sui residenti illegali. Il documento del presidente protegge circa cinque milioni di immigrati sul suolo americano non regolarizzati - coloro che sono entrati da minorenni illegalmente negli Stati Uniti e le loro famiglie - da deportazioni. In America ci sono undici milioni di immigrati illegali.

Quando l'intervistatore ha chiesto a Trump se era pronto a dividere le famiglie, l'uomo d'affari ha risposto: «Terremo assieme le famiglie, ma devono andarsene». «Devono andarsene, o abbiamo un Paese o non abbiamo un Paese». Per il candidato, inoltre, dovrebbe essere portata avanti la costruzione di un muro, una barriera lungo il poroso confine meridionale con il Messico, ma dovrebbe essere pagata non dagli Stati Uniti ma dal governo messicano. Le parole di Trump sono immediatamente state riprese da giornali e televisioni e sono destinate a suscitare dibattito e nuove polemiche. Le posizioni dell'ex celebrità televisiva sulla questione hanno innescato controversie fin dalla sua candidatura a giugno, quando Trump accusò il Messico di mandare negli Stati Uniti «criminali» e «stupratori».

Le sue prese di posizioni irritano l'establishment più moderato del suo stesso partito repubblicano, e il candidato Jeb Bush, ex governatore della Florida, ha definito quelle parole «estremamente brutte». Nonostante tutte le polemiche, i numeri di Trump restano alti ed è forte anche l'attrattiva che il personaggio suscita quando si presenta ai rally elettorali. È stato lui a focalizzare la maggiore attenzione dei visitatori dell'annuale fiera di Des Moines, Iowa - Stato in cui a gennaio inizia la vera battaglia elettorale - dove sabato sono comparsi anche i candidati democratici Hillary Clinton e Bernie Sanders, se non altro per il suo arrivo in elicottero privato, nero con la scritta bianca «Trump», impossibile da non notare.

Tra

limonate e braciole di maiale, Hillary ha fatto finta di nulla, mentre il governatore del Vermont Sanders ha interrotto il suo discorso guardando verso il cielo: «Mi scuso, ho lasciato il mio elicottero a casa. È in garage».

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