Tutti gli uomini (e le donne) della Boschi

Anche il ministro per le Riforme può contare sulla sua "corte" fiorentina

Tutti gli uomini (e le donne) della Boschi

La carriera politica di Maria Elena Boschi è una serie di scelte giuste inanellate dalla laurea in poi. Figlia d'arte, il potere e la politica si respiravano in casa Boschi sin dalla sua nascita. La madre, Stefania Agresti, è stata vicesindaco di Laterina prima con la Democrazia cristiana e poi con il Partito Popolare. Di stessa fede politica il padre, Pier Luigi Boschi, che ha preferito la strada dei cda, con una presenza di rilievo in una decina di consigli di amministrazione, la vicepresidenza della Banca dell'Etruria e fino al 2010 la guida delle Confcooperative di Arezzo.

Se la base di partenza è buona è la scelta del praticantato ad aver lanciato la giovane Boschi, attratta sin da subito più dalla politica che dall'avvocatura. Dopo la laurea si trova nello studio dell'avvocato civilista Umberto Tombari che la battezza avvocato. Tombari sembra avere fiuto per i talenti in erba. Nella sua sfera di conoscenze anche la renziana Anna Genovese, ora commissario della Consob e Michele Vietti, ex vicepresidente del Csm. Imprescindibile anche la frequentazione con Matteo Renzi, nel suo ruolo di sindaco di Firenze.

538em;">Nessuno stupore per la sua nomina, nello scorso maggio, a presidente dell'Ente Cassa di risparmio di Firenze, una delle posizioni chiave nella gestione del potere nel capoluogo toscano. Intanto Maria Elena diventa ministro per le Riforme, coronando una carriera fatta fondata su un ottimo fiuto politico.

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